Vasi etruschi in ceramica argentata, fine IV – inizi III sec. a. C., Museo Archeologico Nazionale, Firenze

  • : Intervento di restauro
  • Stato attività: concluso

Dati

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Informazioni sull’opera

Informazioni storico-descrittive

La ceramica argentata è una particolare classe etrusca di vasi in argilla diffusa in età ellenistica, tra la fine del IV e l’inizio del II sec. a.C., cosiddetta dal tipico rivestimento con una sottile pellicola bianco-grigiastra di origine stannifera applicata sui vasi per simulare una superficie argentata. È chiamata anche volsiniese dai luoghi di diffusione e probabile produzione identificati con Orvieto (Volsinii Veteres) e Bolsena (Volsinii Novi), cui si aggiunge la zona del Viterbese (Falerii veteres).
Un gruppo di vasi appartenenti a questa classe e proveniente dalle acquisizioni ottocentesche del MAF è stato restaurato presso i laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure: un’anfora con anse a volute che reca un fregio a rilievo con scena di Amazzonomachia rinvenuta nel 1902 a Bolsena, in località Gazzetta; un cratere a volute proveniente dalla Tomba 1 della stessa necropoli di Gazzetta; vasi e frammenti di vasi riconducibili ad otto diversi pezzi tutti rinvenuti nel 1896 a Bolsena, nella Tomba 2 della necropoli di Poggio Sala.

I reperti sono stati oggetto di un precedente restauro, da collocare nel 1896 per il gruppo di sei vasi, e nel 1905 o poco dopo per l’anfora con anse a volute.

 

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