Roberto Bonaiuti

Funzionario Restauratore conservatore

roberto.bonaiuti@cultura.gov.it

Activity information

Curriculum

Diplomato nel 1976 presso l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Sesto Fiorentino. Nel 1981 partecipa al concorso nazionale per la qualifica di restauratore di manufatti ceramici e vitrei del Ministero dei Beni Culturali.

Assunto in ruolo nel 1984 presso il Centro di Restauro della Soprintendenza Archeologica Toscana. Dal 1981 al 1984 collabora come restauratore esterno con la Soprintendenza Archeologica Toscana e con l’Istituto di Preistoria dell’Università di Siena. Partecipa a numerose campagne di scavo archeologico acquisendo competenze sulle tecniche di primo intervento conservativo su scavo. Nel 1989 entra a far parte della squadra subacquea della   Soprintendenza Archeologica Toscana, da allora partecipa a tutte le attività di indagine, ricerca e scavo in ambiente sommerso della Soprintendenza. Nel 1995, con decreto ministeriale, acquisisce la qualifica di Operatore subacqueo del Ministero dei Beni Culturali. In questo particolare campo collabora con istituti internazionali, mette a punto ed applica tecniche innovative mirate alla conservazione del Bene Culturale Sommerso, partecipa a convegni, pubblica numerosi articoli su riviste specializzate e viene chiamato a svolgere docenze presso istituti italiani e francesi.

Dal 2016 ad agosto 2023 lavora presso l’Opificio delle Pietre Dure nel settore Terrecotte e nel Servizio Archeologico trasversale del quale gli viene affidata la direzione tecnica, docente nei moduli di: Discipline Tecniche di Restauro, Tecnologia dei materiali (ING-IND 22) e Storia delle tecniche artistiche (M-STO 5) della Scuola di Alta Formazione dell’Opificio, dal 2017 coordinatore del Percorso Formativo Professionalizzante 4. Da ottobre 2022 direttore tecnico ad interim del settore restauro mosaico e commesso fiorentino.

Alcuni fra i principali interventi di restauro diretti ed eseguiti nella carriera lavorativa:

Terrecotte architettoniche etrusche dall’Antiquarium di Poggio Civitate di Murlo (SI); Reperti ceramici dal relitto arcaico di Giglio Campese; Sepolture villanoviane dallo scavo di via Marche a Pisa; il Frontone B di Luni; i vasi della Collezione Cipriota del Museo Archeologico Nazionale di Firenze; i reperti vitrei delle antiche collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Firenze; i vasi in ceramica sigillata aretina del Museo Gaio Cilnio Mecenate di Arezzo.