Grinling Gibbons, Pannello di Cosimo, 1682, Museo del Tesoro dei Granduchi, Firenze

  • : Intervento di restauro
  • Stato attività: concluso

Dati

Informazioni sull’attività

Informazioni sull’opera

Informazioni storico-descrittive

Il cosiddetto Pannello di Cosimo o Pannello in onore dell’alleanza fra la Toscana e l’Inghilterra è un esempio straordinario dello stile barocco inglese. Fu commissionato da Carlo II Stuart al virtuoso dell’intaglio Grinling Gibbons, che lo realizzò in legno di tiglio, e ideato come un regalo da inviare a Cosimo III de’ Medici per suggellare l’alleanza fra Inghilterra e Toscana. L‘opera lasciò Londra il 3 agosto 1682, via nave, e arrivò al porto di Livorno dove fu presentata al Granduca il 16 dicembre dello stesso anno.
Grinling Gibbons fu scultore e intagliatore, conosciuto e ammirato per le sue numerose opere d’intaglio, realizzate per le residenze reali o per la ricca aristocrazia inglese. Suoi sono alcuni arredi ornamentali di St. Paul, Blenhem Palace, Hampton Court e Windsor Castle.

Tecnica esecutiva

Il prezioso intaglio fu realizzato in legno di tiglio, così come accertato dalle analisi xilotomiche del 1970, eseguite presso il National Museet di Copenhagen e confermato dalla recente indagine xilotomica (al SEM) del 2012, eseguita presso il Laboratorio Scientifico dell’Opificio. Il trofeo è una sorta di pittura tridimensionale, vincolata a un supporto costruito in abete rosso di 102 x 139 cm circa e composto con quattro assi di diversa larghezza. La ricchezza della composizione è originata da uno straordinario repertorio di soggetti naturalistici come fiori, frutti, conchiglie, uccelli e vari oggetti di valore simbolico: uno spartito musicale, un medaglione, una faretra con frecce, due corone, uno scettro, un’elsa di spada e una straordinaria trina traforata sormontata da due colombe che rappresentano un simbolo di pace. La costruzione della complessa figurazione ha seguito un progetto tecnico molto articolato, con la realizzazione di diversi moduli che accostati, livello su livello, hanno creato parti in notevole aggetto, alte fino a 30 cm nella parte centrale, con un risultato tridimensionale veramente spettacolare. Solamente la trina superiore, coronata dalle due colombe, è stata realizzata, con una straordinaria capacità esecutiva, da un unico blocco di legno. L’originario assemblaggio dei molti pezzi era stato fatto, presumibilmente, (così come riscontrato nel Memento mori della Galleria Estense di Modena, opera dello stesso artista) per incollaggio e inchiodatura. Di questo originario sistema non ne resta, allo stato attuale, traccia, poiché l’intero intaglio fu completamente smontato durante il restauro post-alluvione del 1968/1970 (a cura del gruppo svedese del Centro Nordico). Originariamente non era previsto alcun tipo di finitura per la superficie lignea. L’attuale cornice modanata, non originale, è in legno ebanizzato.

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