Busto reliquiario di Santa Vittoria, 1593, Museo Diocesano, Agrigento

Il reliquiario della santa compatrona della città di Agrigento è stato oggetto di una tesi di laurea della SAFS, nella quale è stata sperimentata la tecnica di pulitura elettrolitica

  • : Intervento di restauro
  • Stato attività: concluso

Dati

Informazioni sull’attività

Informazioni sull’opera

Informazioni storico-descrittive

Il Reliquiario di santa Vittoria, conservato presso il Museo Diocesano di Agrigento, venne realizzato nel 1593 dall’argentiere palermitano Salvatore Lancella su commissione del decano agrigentino Geronimo Zanghi, come ci testimonia l’iscrizione dedicatoria sul fronte del basamento: “DIVE VITTORIE VIRGINIS ET MARTIRIS DON HIERONIMUS ZANGHI PANORMITANUS ET DECANUS AGRIGENTINUS REGIUS CAPPELLANUS DICAVIT”. La reliquia della Santa fu accolta con grande onore dalla città di Agrigento, tanto da essere dichiarata compatrona insieme a San Gerlando.

Tecnica esecutiva

L’opera rappresenta il busto di santa Vittoria su di un basamento in lega di rame dorata e dipinta, decorato con cherubini e tritoni alati. La testa della giovane santa è sormontata da una corona con motivi decorativi a foglia e cherubini, mentre nella mano destra è collocata una freccia, simbolo del cruento martirio. Anche la testa e le mani, così come il basamento, sono realizzate in lega di rame, dipinte e dorate ad amalgama di mercurio. La corona, il busto e la freccia sono invece costituite da lamine in argento sbalzate, cesellate, incise, traforate e parzialmente dorate ad amalgama. L’armonia tra questi elementi costitutivi era notevolmente compromessa dalle cattive condizioni di conservazione.

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