I cinque dipinti a tempera, eseguiti su carte differenti per colore, formato e grammatura, erano applicati su telai lignei fissi, con i bordi originali ripiegati lateralmente. Le tipologie di degrado erano dovute principalmente al sistema di montaggio adottato, alla lunga esposizione in ambienti non idonei e a danni antropici. Questi fattori avevano nel tempo determinato l’impossibilità della carta di supporto a seguire i movimenti del telaio con la conseguente formazione di vistose rotture, perdita di frammenti e deformazioni superficiali. Il supporto cartaceo, sottoposto a stress continui aveva infatti ceduto in particolare nella zona perimetrale e lungo gli angoli, squarciandosi in più parti. A questo si sono aggiunti danni tipici della mancanza di una conservazione programmata idonea: depositi superficiali di sporco e polvere, deiezioni di insetti, ossidazione della carta e gore di umidità, abrasioni e lacune dovute a attacchi biologici. Il film pittorico in generale appariva meno compromesso a parte il fondo azzurro in cui la decoesione del colore era piuttosto marcata. Due delle cinque opere (GR. 12839/3 e 4) avevano già subito interventi di restauro: una spessa foderatura in carta dal verso era riuscita a sanare e fare ricombaciare alcuni grandi strappi, ancora visibili sul recto mentre il fondo azzurro mostrava evidenti ritocchi pittorici, oramai alterati.
Considerando la delicatezza di questa particolare tipologia pittorica su carta l’intervento ha comportato l’eliminazione del telaio e l’inserimento delle grandi tempere in passe-partout, così da poter essere conservate in cassettiera ed in piano. Le opere sono state sottoposte a interventi di stacco dal telaio, pulitura, integrazione degli strappi, recupero della planarità superficiale, integrazione pittorica e inserimento in passe-partout.
Nel dettaglio sono stati eseguiti: la documentazione fotografica; la misurazione del pH; la pulitura a secco del recto e del verso con pennelli morbidi, gomma Wishab Akapad , gomme Staedler e microaspiratore; lo stacco dei bordi con impacchi di Gellano al 2% e la rimozione delle toppe con impacco di Tylose al 4% ; la pulitura ad umido sul tavolo a bassa pressione con soluzione idroalcolica a tampone per rimuovere le gore (previa umidificazione in camera di umidità UR 90%); il consolidamento dei bordi perimetrali con Culminal 3%; l’integrazione degli strappi con carta velina giapponese 25504; il consolidamento della pellicola pittorica dal recto lungo i bordi con Jun Funori allo 0,5% per aerosol; il recupero della planarità superficiale condotto inserendo l’oggetto in camera di umidità 99%UR per circa 10 minuti e poi leggermente tensionandolo con i magneti su tavolo in metallo; l’integrazione pittorica delle lacune con acquerelli; il montaggio delle opere in un passe-partout in cartone durevole per la conservazione di 3 mm di spessore.
Le opere con GR 12839/3 e 4 e 5 hanno avuto alcuni trattamenti diversificati : la pulitura a secco del recto e del verso è stata effettuata al microscopio così da poter rimuovere a bisturi e con gomme particolarmente sottili i residui solidi e le deiezione di insetti. La rimozione dal telaio è avvenuta tramite impacchi di gel di Agarart al 2% e vaporizzatore ad ultrasuoni e la pulitura dalla colla presente sui bordi con impacchi a base di Tylose al 6% in alcoole etilico e acqua deionizzata e Culminal al 3% in acqua demineralizzata.
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