La cornice è stata realizzata con due diversi tipi di specie lignee: una per il telaio e l’altra per la parte intagliata. È di forma rettangolare, nonostante la differenza di misura fra la linea orizzontale e quella verticale sia minima. Il profilo della cornice, color ebano, presenta una modanatura la cui parte centrale presenta un importante sguscio a forma concava, alla cui sommità si trova un ricco intaglio dorato; alla battuta si trova invece una cornicetta molto semplice. La parte intagliata, a carattere fitomorfo con bei particolari floreali, è stata eseguita a parte in quattro moduli distinti, che sono stati successivamente incollati e inchiodati sulla struttura portante. Presumibilmente anche la doratura a foglia oro, applicata con la tecnica del guazzo, è stata eseguita prima del suo posizionamento. Sulla fascia superiore sono visibili dei chiodi antichi, la cui testa è stata dorata per un motivo estetico.
Al momento del nostro intervento di restauro la cornice si presentava in un discreto stato di conservazione: strutturalmente era stabile e non presentava sollevamenti o cadute della doratura, ma diverse zone con legno a vista. L’intera superficie era interessata, in maniera evidente, da un generale e considerevole stato di offuscamento.
È documentato un intervento di restauro nel 2000; in quell’occasione fu eseguito un sostanziale e necessario intervento conservativo per risanare i danni causati dall’alluvione, concluso poi con un pesante intervento estetico, ovvero con la stesura di una patina che ha alterato in maniera artificiosa tutta la superficie dorata, compresa quella originale, non rispettando il criterio di riconoscibilità. Inoltre nella fascia inferiore, per evidente decisione di metodo, permanevano ampie zone a legno corrispondenti alle cadute degli strati preparatori.
Nell’attuale intervento (dopo la verifica della solidità strutturale e il controllo dell’adesione degli strati preparatori) si è deciso di procedere alla modifica del precedente restauro senza rimuoverlo completamente, anche se deturpante, in quanto relativamente storicizzato. Si è inteso migliorare, per quanto possibile, l’aspetto estetico della cornice, cercando di rendere leggibile la doratura che appariva oscurata e confusa dalla patinatura realizzata con cera pigmentata, applicata al di sopra di una consistente velatura a base di pigmenti legati con colla animale.
L’operazione più importante è stata la rimozione per gradi dei materiali apposti, procedendo secondo la loro sequenza. L’intervento si è così articolato:
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