Dal Tesoro del Duomo di Veroli proviene questo antico reliquiario a lastra, lì trasferito per ragioni di sicurezza nel 1572 dall’Abbazia di Casamari, per volontà dell’abate Michele Bonelli, assieme ad altre preziose reliquie. L’opera può essere ascritta alla commissione dell’abate Giovanni Bove, che tra il 1234 e il 1291 curò il rinnovamento del Tesoro dell’Abbazia, con l’acquisto di nuovi reliquiari e la modificazione di altri già esistenti. Una iscrizione posta sul bordo inferiore del reliquiario attesterebbe, infatti, tale attribuzione.
L’opera si compone di una spessa lastra di legno di noce, nella quale sono state intagliate numerose teche per la conservazione e l’ostensione delle reliquie di vari santi, ricoperta sul fronte da quattro grandi lamine d’argento dorato, traforate e decorate tramite incisioni a bulino, alcune delle quali ricordano gli ornati architettonici dell’Abbazia di Casamari. Preziosi i nove medaglioni in vetro dipinto con raffigurazioni di santi, incastonati come gemme lungo i bordi del reliquiario, alternati a pietre dure multicolori.
L’intervento di restauro si è reso necessario per risolvere, tramite opportuno consolidamento, la rottura dei vetri posti a chiusura delle teche, per intervenire sul degrado della struttura lignea attaccata da insetti xilofagi e per recuperare la corretta lettura delle superfici argentee offuscate da fenomeni di ossidazione. Di grande interesse è lo studio della tecnica esecutiva dei vetri dipinti, i cui più prestigiosi antecedenti sono da individuare nella produzione ellenistica dei medaglioni aureografici. Nell’intervento è stato coinvolto anche il Settore Materiali Tessili, per il restauro dei ritagli di stoffe utilizzate per avvolgere le reliquie.
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