Il piano riporta una rappresentazione a trompe-l’oeil di vari oggetti disposti su un tavolo dal fondo nero riquadrato da una cornice con motivi a conchiglia angolari: al centro occupa gran parte della superficie la carta geografica dello Stato di Siena, ma si notano anche vari strumenti di misura e scrittura, oltre ad un cesto di frutta.
L’opera è realizzata secondo la tecnica tradizionale della scagliola, su un’anima in gesso armata con incannicciato a cui sono agganciate tramite chiodi quattro traverse, a loro volta collegate alla cornice lignea.
All’arrivo in laboratorio la scagliola era molto compromessa nella struttura, con notevoli ripercussioni in superficie. La cornice lignea collegata alle traverse comprimeva lateralmente e posteriormente l’intero piano e ciò aveva determinato il parziale distacco dell’incannicciato di supporto, con conseguenti fratture e vistosi sollevamenti, pregiudicando la planarità della superficie. Soprattutto nella zona centrale era percepibile un grave avvallamento, difficilmente recuperabile. Diffuse erano le lacune, specialmente nella parte inferiore della decorazione.
La superficie presentava inoltre graffi diffusi e, in alcune aree, una certa consunzione tale da far perdere la leggibilità di alcuni dettagli realizzati finemente a graffito; le cere egli oli impiegati come protezione risultavano ingialliti a causa dell’ossidazione.
Dopo aver sgrassato la superficie con tamponature di alcool decolorato, è stato condotto il preconsolidamento delle zone distaccate mediante iniezioni di resina acrilica in emulsione acquosa.
A causa delle deleterie condizioni conservative del supporto, quasi completamente distaccato dalla coperta, è stato necessario procedere alla sua sostituzione. Si è quindi effettuato una doppia velinatura per proteggere la superficie decorata e la cornice lignea è stata rimossa.
Il calco della superficie in gomma siliconica ha poi consentito di creare una contro-forma adeguata su cui adagiare in sicurezza il recto dell’opera durante il ribaltamento.
Una volta asportato le traverse e la parte degradata dell’incannicciato e dell’anima di gesso, è stato applicato sul retro della coperta il nuovo supporto in aereolam.
Successivamente, dopo aver ribaltato nuovamente la scagliola e rimosso il calco e le velinature, si è effettuato le operazioni di pulitura e stuccatura. Quindi, è stato eseguito il ritocco pittorico secondo il metodo della selezione cromatica condotta ad acquerello e colori a vernice.
Nel caso della grande lacuna centrale, a differenza delle altre, non disponendo di un riferimento oggettivo, si è optato per un’integrazione a neutro spugnato. I ritocchi sono stati infine protetti con vernice.
La cornice, una volta pulita e protetta con cera, è stata rimontata sul piano, mediante nuove traverse in gattice removibili.
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