Descrizione intervento
Dopo le preliminari operazioni di disinfestazione ed asportazione dei depositi, è stato necessario restituire adesione alle tele in modo da evitare l’ulteriore dispersione di tessere. Eliminati i vecchi pannelli in compensato ormai compromessi, si è proceduto alla realizzazione di un nuovo supporto che rispondesse ai requisiti di inerzia chimica, compatibilità e durabilità . Sulla superficie tergale di ciascuna sezione musiva, opportunamente pulita, è stato quindi applicato un nuovo strato di malta secondo la formulazione messa a punto in collaborazione con il CNR-ISTEC di Faenza. La selezione di questo tipo di malta ha richiesto una lunga fase sperimentale, in cui sono stati eseguiti vari test su un ampio numero di provini per verificarne la resistenza, l’assenza di sali solubili ed il grado di compattezza adeguato al caso specifico. Successivamente, a contatto con tale impasto, è stato predisposto un pannello sagomato con struttura alveolare d’alluminio in grado di garantire l’idoneo sostegno.
A questo punto tutte le sezioni musive, già allettate sul nuovo supporto, sono state capovolte per poter effettuare sul recto la rimozione delle tele da strappo mediante vapore a getto controllato. Una volta liberato dalle tele, il tessellato mostrava una spessa incrostazione nerastra, che è stata asportata con un’azione combinata di tipo chimico e meccanico. A conclusione dell’intervento d’integrazione e di protezione, è stata infine ricomposta l’unità originaria del mosaico, seppur provvisoriamente in attesa del trasferimento presso il museo.