
Il grande cartone con La Fortezza e la Temperanza è stato riconosciuto come preparatorio per l’affresco, staccato, realizzato da Ludovico Carracci in Palazzo Caprara a Bologna tra il 1595 ed il 1596. Poche le variazioni tra l’affresco ed il cartone, che presenta le tracce incise di uno stilo per il trasporto del disegno su un secondo cartone poi utilizzato sull’intonaco. Le due figure, abbigliate in abiti classici, sono in piedi ai due lati di un fuoco. La Temperanza, accompagnata da un piccolo agnello, rovescia una brocca d’acqua sul fuoco tenendola con entrambe le mani al di sopra del capo, mentre la Fortezza, ai cui piedi è raffigurato un leone, brandisce con la mano destra sollevata la spada e nella sinistra tiene una torcia accesa.
Così come gli altri cartoni della Pinacoteca di Brera restaurati dal Settore Disegni e Stampe dell’OPD, anche questo fa parte del nucleo di opere collezionate da Carlo Bianconi pittore, erudito e primo segretario dell’Accademia di Brera e poi acquisito dalla stessa istituzione su suggerimento di Giuseppe Bossi.
L’opera si compone di dodici grandi fogli interi e nove parziali. Il disegno è stato realizzato con un carboncino corposo e lumeggiato a biacca, secondo lo stile tipico di Ludovico. I contorni delle figure sono interamente ripassati con uno stilo che in alcuni punti ha lacerato la superficie cartacea.
Il cartone si presentava in cattivo stato di conservazione sia per la fragilità intrinseca del manufatto sia a causa di restauri precedenti, in particolare quello eseguito dal Cavenachi a fine Ottocento. Egli, nel tentativo di bloccare il degrado già avanzato dell’opera, intervenne rinforzando il verso con numerose toppe di carta, foderandola poi con una tela grossolana e tendendo l’opera su un telaio ligneo. Nella medesima occasione, la grande lacuna presente al centro dell’abito della Temperanza fu integrata ad imitazione dipingendo direttamente sulla tela utilizzata per foderare l’opera.
Il restauro è stato condotto seguendo le seguenti fasi:
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