
Considerato il panno più antico conservato in Italia, ha comportato un complesso progetto di restauro anche in considerazione della presenza di consistenti interventi precedenti
Rara testimonianza di manifattura franco-fiamminga, questo panno è il più antico esistente in Italia; unico superstite di una serie dedicata alla storia dell’eroe epico Jourdain de Blaye, l’arazzo apparteneva probabilmente al corredo del duca di Borgogna Filippo l’Ardito.
Il suo restauro si è protratto per oltre tre anni, impegnando continuativamente due restauratrici che si sono avvalse di ulteriori collaboratrici e delle allieve del corso di restauro della Scuola di Alta Formazione. Complesse si sono rivelate le fasi di progettazione dell’intervento per la presenza di un esteso restauro precedente, che è stato necessario rimuovere per motivi sia estetici che conservativi.
Liberato dal supporto su cui era stato fermato, l’arazzo è stato sottoposto ad un lungo intervento di pulitura, dapprima per via fisica tramite aspirazione e successivamente tramite immersione in soluzione acquosa che ha permesso di restituire elasticità alle fibre e vivacità alla cromia. A seguire è stato effettuato l’intervento di consolidamento e integrazione delle lacune tramite la tecnica di ritessitura “a trama allargata”.
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