La frammentarietà dell’opera e il suo stato di conservazione hanno richiesto un enorme sforzo progettuale, un approfondimento di metodo e una sperimentazione tecnica innovativa volti ad un recupero “extra-ordinario”
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Museo Nazionale del Bargello, Opificio delle Pietre Dure)
Cariaggi Lanificio S.p.A.,
Lions Club Firenze Bargello,
Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
La Battaglia di Roncisvalle è un enorme frammento di arazzo tessuto in area franco-fiamminga, probabilmente a Tournai, proveniente dal Museo Nazionale del Bargello di Firenze. Realizzato alla fine del XV secolo, esso rappresenta un prezioso esempio di arazzo medioevale, tra i pochi presenti nelle collezioni museali italiane; tessuto quasi completamente in lana, il panno raffigura un complesso intreccio di cavalli e cavalieri, durante la fase iniziale dello scontro di Roncisvalle narrato ne La Chanson de Roland.
L’opera si presentava in pessimo stato di conservazione, a causa dello sporco intenso, dei tagli, delle lacerazioni e soprattutto delle grandi lacune: l’apparente completezza era offerta da una tela rigida che, applicata sul retro, era stata dipinta in corrispondenza delle lacune.
L’intervento di restauro sull’opera ha interessato in primo luogo la rimozione del supporto e dei rammendi, che creavano deformazioni e tensioni nella struttura tessile. Parallelamente è stata eseguita una prima pulitura attraverso una macro-aspirazione dello sporco superficiale e interstiziale, cui è seguita la pulitura in acqua, grazie alla quale l’opera ha recuperato idratazione e vivacità cromatica.
L’intervento di consolidamento della struttura tessile, iniziato ad aprile 2014, ha seguito la metodologia integrativa “a trama allargata”: le lacune sono state consolidate attraverso un intervento che coniuga il recupero materico a quello estetico e cromatico. Le modalità di applicazione della tecnica sono state messe a punto in base alla gravità dello stato di conservazione delle singole porzioni da integrare, pur derivando da un’impostazione metodologica unitaria e coerente, che sfrutta il mélange cromatico. A conclusione dell’intervento di consolidamento sono state condotte ulteriori operazioni, fondamentali per poter nuovamente esporre l’opera, che comprendono il consolidamento del perimetro e la tessitura di una grande cimosa-supporto che ha richiesto un notevole sforzo progettuale e tecnico-esecutivo: tessute manualmente a telaio sette porzioni di cimosa separate, di cui alcune angolari, sono state giuntate tra loro tramite una tecnica innovativa. Dopo aver fermato i margini dell’arazzo alla cimosa-supporto, è stato collocato e cucito il supporto di lino sul retro dell’arazzo; sono state, infine, applicate la nuova fodera e un opportuno sistema di sospensione.
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