Giovanni Pisano, Crocifisso, 1280 ca., Museo dell’Opera del Duomo, Siena

  • : Intervento di restauro
  • Stato attività: concluso

Dati

Informazioni sull’attività

Informazioni sull’opera

Tecnica esecutiva

Il Cristo
La figura del Cristo è realizzata da un unico blocco di legno di noce. Fanno eccezione le braccia, realizzate separatamente e annesse al busto mediante incastri a facce piane. Le commettiture sono ben visibili sul busto stesso, collocate sotto le cavità ascellari e sulla schiena. Simile incastro si evidenzia tra la gamba destra e la sinistra, dal ginocchio fino alla coscia, comprendendo parte del perizoma. Dalla tomografia si rilevano la presenza di due chiodi ai lati del suddetto incastro: quello posteriore è risalente ad un intervento di restauro precedente (1987), mentre quello anteriore potrebbe essere originale. Un’ulteriore commettitura è presente all’altezza della caviglia della gamba destra. Tale modus operandi è presente in altri crocifissi di Giovanni Pisano; conseguentemente, è probabile che tale espediente venisse adoperato non per un’insufficienza del pezzo di legno, ma per facilitare la realizzazione dei piedi.
Per quanto riguarda la superficie pittorica, il Cristo mostrava una ridipintura antica, non dissimile alla policromia originale sottostante e separata da essa da una sottile preparazione a base di gesso e colla. Il perizoma, invece, presenta uno strato di oro applicato a missione, presumibilmente originale, con una ridipintura di azzurrite e resti di lapislazzuli nel risvolto.

La croce
La croce è realizzata da un unico tronco di tiglio. Su questo sono ancorati i bracci diagonali della croce tramite incastro a mezzolegno, rafforzato da due chiodi. Il cartiglio è fissato sulla parte apicale della croce attraverso un incastro a forcella. La particolarità di questa croce, oltre alla forma a Y, è l’aspetto di albero, accentuato dai diversi monconi di rami recisi, intagliati direttamente dai diversi elementi della croce e non dovuti, quindi, alla presenza vera e propria di altri rami. Alla base della croce, infine, vi è un teschio intagliato dallo stesso fusto della croce stessa.
La croce ha una policromia nera, dall’aspetto lucido. Il verde dell’arbor vitae è realizzato in verderame e piccole percentuali di nero, sopra una preparazione a base di gesso e colla (antica, ma probabilmente non originale).
Il cartiglio, originariamente in azzurro con le scritte in ebraico, latino e greco, si presenta ridipinto con una tempera rossa per lo sfondo e con oro a conchiglia per la scritta INRI.

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