Frammenti tessili della collezione Carrand, VIII-XVII sec., Museo Nazionale del Bargello, Firenze

Stato di conservazione

Lo stato di conservazione era differenziato, se pur per tutti si può considerare che variasse da mediocre a cattivo.
La scelta è ricaduta specificatamente su questi esemplari in quanto versavano in condizioni non idonee, come ad esempio sotto vetro (n. Inv. 2311C – GR. 13993), oppure perché la tessitura in seta era ormai sfibrata e il frammento in questione necessitava di un supporto permanente (n. Inv. 2365C – GR. 14006) oppure per uniformare una tipologia tessile con adeguato supporto (come nel caso dei tessuti copti n. Inv. 2293C – GR. 13994; n. Inv. 2294C – GR. 13995 e di uno sciamito n. Inv. 2295C – GR. 14005), oppure per studiare una particolare armatura (n. Inv. 2240C – GR. 13992/1 e 13992/2) o un colore di un filato che risulta anomalo (n. Inv. 2205C – GR. 13996).

Indagini diagnostiche

• Documentazione fotografica in luce visibile e luce radente
• Indagini multispettrali (LV; IR; UV fluorescenza; UV riflesso; UV falso colore; IR falso colore) per la lettura degli strati componenti i tessuti e le caratteristiche dei materiali utilizzati, come le tinture.
• Indagini a seguito di micro-prelievi (microscopia ottica; analisi microchimiche; SEM) volte alla comprensione della tipologia di filati utilizzati, delle caratteristiche merceologiche delle fibre e dello stato di conservazione.

Descrizione intervento

Le opere sono state oggetto di un intervento differenziato che ha previsto, per ogni frammento, le seguenti operazioni:

• Pulitura per via fisica con micro-aspirazione locale e controllata per la rimozione dei depositi incoerenti sia sul fronte che sul retro;
• Pulitura locale con idonei solventi organici, in caso di vistose macchie o abbassamento dell’ossidazione dei filati metallici;
• Umidificazione a freddo per recuperare la planarità dell’intreccio tessile;
• Tintura di supporti – e filati – da collocare sul retro dei frammenti, in tinta con il colore dominane dell’opera;
• Esecuzione dell’intervento di consolidamento ad ago con l’organzino di seta precedentemente tinto;
• Per alcuni dei frammenti molto delicati (come gli sciamiti), sono stati realizzati pannelli in carton-plume a misura, rivestiti di seta, sui quali sono stati cuciti i frammenti stessi;
• Apposizione dei numeri di inventario seguendo il criterio adottato per la collezione Carrand presso il Museo Nazionale del Bargello.