Filippo Brunelleschi, Madonna col Bambino, XV sec., Museo Bandini, Fiesole

  • : Intervento di restauro
  • Stato attività: concluso

Dati

Informazioni sull’attività

Informazioni sull’opera

Informazioni storico-descrittive

La Madonna col Bambino in terracotta policroma, inedita e sconosciuta agli esperti della materia al momento del restauro, è un’opera realizzata nei primi anni del Quattrocento, di altissima qualità sia nel modellato che nella preziosa policromia, attribuita dalla critica alla scuola del Ghiberti o del Brunelleschi. Si tratta probabilmente del prototipo di una composizione che vede la realizzazione di numerose repliche già note (Madonna di San Marco, Madonna di Berlino, Madonna dell’Hermitage). I materiali preziosi impiegati per la policromia come l’oro per il manto, l’azzurrite, la lacca rossa su foglia d’argento della veste, nonché lo splendido abito del Bambino a bolli d’oro punzonati e graffiti, rilevano una committenza molto elevata che gli stemmi sulla base dovevano rendere esplicita. Oggi purtroppo questi stemmi non sono più leggibili poiché quasi completamente rimossi volontariamente da una scalpellatura.

Tecnica esecutiva

Il gruppo plastico è un altorilievo eseguito in un pezzo unico di terracotta. Sul retro è cavo e sono evidenti i classici segni della vuotatura eseguita con mirette, quando l’argilla era a durezza cuoio. Gli spessori della terracotta sono piuttosto irregolari, si presentano eccessivamente assottigliati nella parte superiore del rilievo. A tal proposito, il plasticatore accortosi dell’esiguo spessore, ha effettuato aggiunte di argilla dove sono rimaste ben visibili le impronte digitali. La qualità del modellato è ricca e accurata nei panneggi e nei particolari figurativi. L’opera è decorata da una ricca policromia con colori preziosi come azzurrite, lacca rossa su foglia d’argento e un’ampia decorazione a foglia d’oro applicata a guazzo.

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