
Il restauro dei 9 disegni di Federico Fellini è uno degli interventi previsti nell’ambito della collaborazione avviata con la Cineteca di Rimini già dal 2015, mirata alla conservazione del materiale grafico, pittorico e di alcuni costumi dei film del grande regista, appartenenti alla Cineteca del Comune.
I disegni, di soggetti vari, erano deteriorati da macchie provocate da nastri autoadesivi, usati sia per integrare piccoli strappi che per montare le carte su supporti secondari. Dal momento che la rimozione di nastri adesivi e schoch è un problema molto frequente soprattutto per le opere contemporanee, il caso specifico è risultato adatto ad una ricerca più ampia e articolata, ossia una tesi di diploma della Scuola di Alta Formazione (PFP 5) dell’anno accademico32015-16 (Maddalena Trabace). La sperimentazione scientifica si è inserita nell’ambito della ricerca intrapresa presso il Centro di Ricerca CSGI, Dipartimento di chimica dell’Università degli studi di Firenze (prof. Piero Bglioni e prof. Rodorico Giorgi, con la collaborazione del restauratore Antonio Mirabile) proprio sulla rimozione di Pressure-sensitive adhesive tape da tecniche artistiche contemporanee su carta: pennarelli e penne a sfera, nell’ambito del Progetto europeo Nanorestart, avviato nel 2015, nell’ambito del programma NMP di “Horizon 2020”, indirizzato alla protezione e conservazione del patrimonio culturale europeo, affronta il tema della conservazione a lungo termine dell’arte moderna e contemporanea.
Tutti i disegni, tranne Titta e Federico davanti ai resti degli affreschi nella chiesa di S. Agostino di Rimini sono realizzati su carta bianca di vario tipo e presentano un supporto secondario applicato dopo la realizzazione dell’opera per garantirne maggiore stabilità. Cinque disegni (GR 13461/2 e GR 13461/4-7) provengono dal fondo di Anna Giovannini, acquisito dalla Cineteca di Rimini nel 1997; due disegni ( GR 13461/1 e GR 13461/3) facevano parte del fondo di Giuliano Geleng, acquisito dalla Cineteca nel 1999 e comprendente oltre ai disegni di Fellini, bozzetti e tavole preparatorie per i manifesti dei film del regista realizzati dallo stesso Geleng. Il disegno Marcello inseguito appartiene al Fondo Marcello Tusco, attore e doppiatore che ha collaborato con Fellini al doppiaggio dei film Amarcord, La città delle donne, Intervista.
Il foglio con Titta e Federico davanti ai resti degli affreschi nella chiesa di S. Agostino di Rimini fa parte del Fondo Luigi Benzi, amico d’infanzia di Federico Fellini.
Tecniche varie (pennarelli, penna a sfera, matita) su carta bianca di varia grammatura.
Il supporto cartaceo risultava nella maggior parte dei casi in buone condizioni, così come i media grafici (solo l’Autoritratto con Oscar “A Rinaldo, l’amico di sempre “ appare sbiadito a causa di una prolungata esposizione alla luce e ad un dilavamento del colore nella parte centrale, probabilmente dovuto alla caduta di un liquido. Le macchie rettangolari marrone scuro presenti agli angoli del foglio erano dovute allo stato di ossidazione dell’adesivo dei nastri penetrato nella carta.
In alcuni disegni erano presenti strappi e piccole lacune.
Il restauro dei disegni ha richiesto:
Maddalena Trabace, Nastri autoadesivi. Metodi sperimentali di rimozione da disegni contemporanei su carta. I casi studio di Federico Fellini della Cineteca di Rimini. Relatore coordinatore: Letizia Montalbano. Relatori: Cecilia Frosinini, Isetta Tosini, Rodorico Giorgi, Antonio Mirabile. Tesi di diploma della Scuola di Alta Formazione e di Studio dell’OPD, Anno accademico 2015-16. (Percorso Formativo Professionalizzante 5 Materiale librario e archivistico. Manufatti cartacei. Materiale fotografico, cinematografico e digitale)
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