
Il restauro, avviato nel 2010, ha previsto la rimozione della fodera, la pulitura per immersione e il consolidamento strutturale dell’opera
L’arazzo fa parte della serie denominata “Serie Blu” del Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano.
Attualmente la serie è composta da sette arazzi, ma in origine i panni erano in numero superiore e venivano regolarmente utilizzati per la decorazione del Duomo durante le solennità maggiori.
Il restauro è iniziato nel 2010 con la rimozione della fodera e la pulitura per immersione dell’arazzo che ha permesso la rimozione della polvere e dello sporco, ottenendo il recupero dell’idratazione della struttura tessile e della vivacità cromatica.
Il cattivo stato conservativo dell’arazzo, coinvolto da un capillare degrado diffuso sia della trama che degli orditi, ha necessitato la messa a punto di una tecnica sperimentale, nell’ambito del criterio integrativo. Il consolidamento strutturale dell’opera è stato effettuato, infatti, attraverso l’inserimento di nuove trame di restauro e dove necessario degli orditi mancanti.
Tale operazione è risultata indispensabile per il ripristino dell’originaria fruizione verticale, e dove possibile, anche per la restituzione della figuratività, escludendo comunque la ricostruzione delle forme e del disegno perduti. La condizione conservativa dell’opera ha necessitato un approfondita ricerca sulla densità dell’intreccio di restauro che ha portato alla messa punto della tecnica a trama “molto allargata”, che fosse sufficientemente consolidante e, al tempo stesso, limitasse l’invasività dell’intervento, al fine di ottenere un intervento esteticamente non competitivo con le porzioni originali. La soluzione adottata, cioè quella di ridurre notevolmente la densità dell’intervento, si è rivelata vantaggiosa anche in termini di tempo e di costi, oltre che funzionale sul piano estetico e conservativo.
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