Donatello, Madonna col Bambino, 1415-1420, Chiesa di San Francesco, Citerna (Perugia)

  • : Intervento di restauro
  • Stato attività: concluso

Dati

Informazioni sull’attività

Informazioni sull’opera

Informazioni storico-descrittive

Uno dei lavori più impegnativi e affascinanti che il laboratorio di restauro dei materiali plastici dell’Opificio abbia affrontato negli ultimi anni, è quello che ha interessato la statua raffigurante una Madonna con Bambino, proveniente dalla chiesa di San Francesco di Citerna. La scultura è arrivata nel laboratorio nel 2005 accompagnata da un certo clamore a seguito della sua attribuzione a Donatello. Nel corso delle indagini le problematiche di conservazione della scultura si sono rivelate molto complesse e hanno richiesto un notevole impegno per il recupero della policromia, celata da innumerevoli strati di ridipinture legate alla travagliata storia conservativa dell’opera. Il restauro, caratterizzato da sperimentazioni pazienti ed accurate per la scelta delle metodologie di pulitura più idonee, ha permesso di scoprire ulteriori valori storico artistici di questa raffinatissima opera che si inserisce a pieno titolo fra i migliori esempi di scultura policroma ancora legata al mondo tardo gotico del primo Quattrocento.
La Madonna di Citerna rientra in quella categoria di opere devozionali destinate ad ambienti di culto ecclesiastici oppure alla devozione religiosa familiare all’interno di case patrizie. Non dobbiamo sottovalutare che le dimensioni e il peso abbastanza esiguo della scultura, 58 Kg. circa, garantivano anche una facile rimozione e trasportabilità. Il gruppo scultoreo è a figura intera, alto 114 cm, la base è larga 34 cm e profonda 38 cm. La scultura è foggiata direttamente in argilla a tutto tondo; sul fronte la modellazione del manto è ricca e accurata nei panneggi e nei particolari figurativi. La perdita della policromia nella fascia inferiore dell’opera ha messo in evidenza i segni della lavorazione della terracotta al di sotto della preparazione. E’ quindi possibile intuire l’intenzione dell’artista durante la fase di modellazione quando ha inciso nell’argilla “a consistenza del cuoio”, la decorazione del bordo inferiore della veste, che termina con una frangia di cui apprezziamo la freschezza dell’andamento sinuoso. Dalle frange dell’abito sporge aggettante con una perfetta finitura il piede sinistro, nudo e calzato in un sandalo. Il corpo ceramico si presenta compatto e senza inclusioni, denotando l’ottima qualità dell’impasto.

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