Codice Resta, disegni raccolti da padre Sebastiano Resta, Biblioteca Ambrosiana, Milano

  • : Intervento di restauro
  • Stato attivitĂ : concluso

Dati

Informazioni sull’attivitĂ 

Informazioni sull’opera

Informazioni storico-descrittive

Il Codice Resta o “Galleria Portatile” di Padre Sebastiano Resta è considerato, insieme al Codice Atlantico di Leonardo e al cartone preparatorio perla Scuolad’Atene di Raffaello, una delle opere più importanti della collezione milanese, di cui entrò a far parte nel 1709. Si tratta del codice cartaceo in cui il Padre Resta, grande collezionista di grafica, raccolse 289 disegni secondo l’ambito artistico di provenienza.
Padre Resta, oratoriano, eccezionale figura di collezionista e storico delle arti grafiche, raccolse e compose, durante la sua vita, un numero elevato di volumi di disegni, raggruppati secondo categorie tipologiche o storiche diverse; di tutta questa eccezionale produzione, il codice della Biblioteca Ambrosiana è uno dei pochi rimasti intonsi e sicuramente il piĂą importante e significativo esempio, in quanto pensato dallo stesso padre Resta come un vero e proprio contenitore museale, non a caso denominato “Galleria Portatile”, per fungere da esemplare storia dell’arte del disegno. Vi si trovano, divisi per scuole, disegni di artisti famosi come Botticelli, Leonardo, Raffaello, Guido Reni, Guercino e i Carracci, insieme a nomi meno noti all’epoca in cui padre Resta visse e operò, come Lattanzio Gambara, i Campi o il Cavalier d’Arpino, scelti comunque perchĂ© funzionali al suo progetto di offrire un panorama completo dello sviluppo del disegno italiano.

Tecnica esecutiva

Il Codice Resta è giunto presso i nostri laboratori dotato di una legatura postuma che ha fortunatamente mantenuto parte della coperta in marocchino rosso, ornata a foglia d’oro, con l’originaria fascicolazione e successione delle carte: il volume è formato da 117 fogli bianchi numerati a penna, riuniti in fascicoli cuciti su cinque nervi, su cui sono montati 284 disegni, 3 stampe e 2 miniature.
Lo studio della legatura ha evidenziato una genesi molto sofferta del volume, con spostamento di bifolii o interi fascicoli, l’inserimento piĂą tardo o la rimozione di singoli disegni che, assai disomogenei per epoca, supporto e tecnica, pervennero a padre Resta in parte sciolti, in parte, giĂ  dotati di supporti secondari, oggi ancora presenti. I disegni erano incollati, in genere, al centro del foglio; quelli di ridotte dimensioni riuniti a gruppi su una stessa pagina e quelli di grande formato sistemati su doppio foglio o ripiegati. Un piccolo nucleo, infine, è disposto sulle pagine con un montaggio “a bandiera” per rendere visibile anche il verso disegnato. Tutte le opere sono contornate, secondo il gusto dell’epoca, con strisce di carta dorata e quasi tutte le pagine contengono annotazioni manoscritte dello stesso Resta, con attribuzioni, commenti, indicazioni genealogiche.
I disegni, esempi preziosi e altamente significativi per lo studio dell’arte grafica, lo sono parimenti da un punto di vista tecnico in quanto offrono un’ampia casistica delle tecniche grafiche in uso in ambito italiano dal XIV al XVIII secolo: dalle rare punte metalliche alle tecniche a secco o a umido quali la pietra nera e rossa, il gessetto e il carboncino, gli inchiostri, le tempere e gli acquerelli. Assai ricca anche la varietà di supporti cartacei, dalle più antiche carte preparate alle carte tinte o colorate, spesso caratterizzate da filigrane.

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