Opificio delle Pietre Dure
Direttore: Marco Ciatti
Settore restauro Materiali cartacei e membranacei
Direttrice storico-artistica: Cecilia Frosinini
Direttrice tecnica: Letizia Montalbano
Restauratrice: Maria Angela Bortolani
Settore restauro Sculture lignee policrome
Direttrice storico-artistica (ad interim): Cecilia Frosinini
Restauratori/rici: Sara Bassi, Maria Cristina Gigli, Claudia Napoli, Peter Hans Stiberc
Stagista: Marta Estadella Colomé (Institut National du Patrimoine – INP, Parigi, Francia)
Settore restauro Bronzi e armi antiche
Direttrice storico-artistica: Laura Speranza
Direttrice tecnica: Stefania Agnoletti
Restauratrici: Stefania Agnoletti, Maria Baruffetti
Settore restauro Materiali ceramici, plastici e vitrei
Direttrice storico-artistica: Laura Speranza
Direttrice tecnica: Stefania Agnoletti
Restauratrici: Chiara Fornari, Chiara Gabbriellini
Settore restauro Tessili
Direttore storico-artistico: Riccardo Gennaioli
Direttrice tecnica (ad interim): Oriana Sartiani
Restauratori/rici: Giacinto Cambini, Guia Rossignoli, Licia Triolo
Stagista: Lisa Charlotte Lardeau (Institut National du Patrimoine – INP, Parigi, Francia)
Fondazione Maggio Musicale Fiorentino
Soprintendente: Cristiano Chiarot
Direzione tecnica e sicurezza
Direttrice: Chiara Banchini
Supporto operativo: Hilda Ceccherelli
Servizi ausiliari al pubblico e interni – Eventi speciali – Magazzino e distribuzione: Anna Ruggiero
Archivio storico: Moreno Bucci
Dal 17 aprile al 14 maggio 2019 si è svolto un cantiere di manutenzione presso la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino che ha visto coinvolti cinque settori dell’Opificio delle Pietre Dure: Materiali cartacei e membranacei, Sculture lignee policrome, Bronzi e armi antiche, Materiali ceramici e plastici, Tessili.
L’intervento di manutenzione ha riguardato parte della collezione dei modellini scenici e dei costumi, in previsione dell’allestimento di un nuovo ambiente adibito ad Archivio Storico all’interno del complesso architettonico del Teatro, in cui sono conservate ed esposte le opere trasferite dai depositi del vecchio Teatro Comunale di Firenze.
È stata innanzitutto richiesta una consulenza per valutare lo stato di conservazione dei singoli manufatti e per individuare i parametri ambientali più idonei all’esposizione (U.R., illuminazione, schermi anti-UV, temperatura), secondo le indicazioni fornite dal settore di Climatologia e conservazione preventiva.
La collezione dei modelli scenici
I ventinove modellini sui quali si è intervenuti, datati dal 1933 al 2017, sono caratterizzati dall’ampia varietà dei materiali costitutivi e delle tecniche costruttive: la collezione include infatti oggetti in metallo o leghe, materiali cartacei, tessuti, legno, plastica, ecc. Le condizioni conservative dei manufatti variavano molto in relazione al materiale costitutivo e al manufatto specifico: dalle ossidazioni e alterazioni superficiali dei metalli, a piccoli problemi di adesione dei modelli assemblati, a depositi di particolato atmosferico superficiale.
La collezione dei costumi
Sulla base di una valutazione accurata dello stato di conservazione dei manufatti, sono stati selezionati quattro abiti appartenenti a tre diverse, importanti, raccolte di costumi scenici, conservate alla Fondazione. Il primo è stato tratto dal ricco guardaroba personale di Ebe Stignani, donato dalla cantante al Teatro Comunale, dopo l’alluvione del 1966; altri due sono stati scelti tra gli abiti di scena e da concerto, donati nel maggio del 2003 dalla soprano Renata Tebaldi; infine, un quarto abito è stato selezionato all’interno della collezione del grande stilista tedesco Karl Lagerfeld. Realizzati tra il 1936 e il 1980 da note sartorie teatrali, denunciano l’attenzione e l’impegno, non ultimo economico, dei cantanti nel dotarsi di pregiati abiti di scena, adeguati alla loro persona ma anche aderenti ai tratti storici e di “carattere” del personaggio interpretato. Ricercati tessuti di seta, impreziositi da scintillanti ricami in filati argentati e cristalli di Boemia; vaporose sovrapposizioni di veli in tulle, ricamati con luccicanti paillettes; tessuti operati con disegni a fiori dai colori vivaci e sgargianti; velluti decorati con ricami ad applicazione dai disegni fantasiosi; tagli e fogge appositamente studiate a ricreare o “rievocare” le diverse epoche storiche. La principale causa di degrado di questi abiti è legata all’uso che ne è stato fatto durante la carriera artistica delle cantanti, unito alla delicatezza e fragilità dei materiali costitutivi. Inoltre, diverse dislocazioni nel tempo, diversi metodi di conservazione in armadi o scatole, forse approssimativi e non del tutto corretti, hanno contribuito a sgualcire, deformare, strappare, senza tuttavia, fortunatamente, causare danni troppo evidenti.
L’intervento di manutenzione ha riguardato ventinove modellini scenici:
1) Pietro Aschieri, Nabucco (parte prima), 1933
Materiali costitutivi: Legno, carta, policromia, grafite (matita), gesso (da lavagna), adesivo, spilli.
Intervento effettuato: Spolveratura superficiale con micro-aspiratore e pennellesse. Dry cleaning con apposite spugne sintetiche. Incollaggio con adesivo vinilico di numerosi listelli lignei della struttura portante sul retro e sui lati poiché parzialmente o completamente distaccati. Integrazione delle parti mancanti con carta e integrazione pittorica nella campionatura.
Restauratrici: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei), Sara Bassi e Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
2) Paul Walter, I Masnadieri (impianto scenico generale per tre atti), 1963
Materiali costitutivi: Legno multistrato, cartone, carta, legno, filamenti fibrosi, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura effettuata meccanicamente con pennelli morbidi e contemporanea aspirazione del particellato con micro-aspiratore. Fermatura di alcuni punti di sollevamento della cromia presente tramite resina acrilica in dispersione acquosa. Leggera pulitura dello sporco coerente con azione localizzata ed effettuata usando piccoli tamponi in cotone leggermente inumiditi con soluzione di 50% acqua demineralizzata e 50% etanolo. Revisione della stabilità strutturale con la stabilizzazione della cassa contenitiva: sono stati riposizionati alcuni piccoli chiodi di congiunzione fra le pareti e il pannello superiore ed è stato incollato, nella parte interna del frontale laterale sinistro, un piccolo listello realizzato in Balsite®. Incollaggio di alcuni elementi lignei distaccati. Minimo intervento d’integrazione cromatica della parte frontale della cassa contenitiva con colori ad acquerello.
Restauratrice: Maria Cristina Gigli (sculture lignee policrome)
3) Ferdinando Scarfiotti , Egmont (scena unica), 1967
Materiali costitutivi: Legno, carta.
Intervento effettuato: Spolveratura superficiale con ausilio di micro-aspiratore e pennellesse. Dry cleaning mediante art sponge e apposite spugne sintetiche di vario spessore. Riadesione di sei scalini con adesivo vinilico.
Restauratrice: Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
4) Josef Svoboda , Roberto il diavolo, 1968
Materiali costitutivi: Legno, legno compensato, tessuto, ferro verniciato, ganci e chiodi in ferro, ottone, rete, corda, nastro adesivo, cartone, alluminio, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con pennellesse e micro-aspiratore. Dry cleaning con apposite spugne sintetiche. Incollaggio con adesivo vinilico dei margini parzialmente distaccati del foglio di alluminio. Ripristino di uno dei nodi dell’impianto di fili sulla copertura. Reinserimento di uno dei chiodi di metallo della telaio della copertura. Integrazione pittorica localizzata ad acquerello di alcune lacune e abrasioni sulla base nera.
Restauratrici: Maria Baruffetti (bronzi e armi antiche), Sara Bassi (sculture lignee policrome)
5) Umberto Bertacca, MacBeth (scena unica), 1975
Materiali costitutivi: Legno, carta, rame, ottone, poliuretano, policromia, nastro adesivo.
Intervento effettuato: Spolveratura tramite micro-aspirazione coadiuvata da pennelli morbidi e spugne art-sponge specifiche per dry cleaning. Fermatura di due lembi di nastro adesivo tramite incollaggi con colla vinilica. Rimessa in forma di una porzione di lamina di rame a rivestimento di un prospetto ligneo. Integrazione pittorica localizzata ad acquerello.
Restauratrici: Stefania Agnoletti e Maria Baruffetti (bronzi e armi antiche)
6) Pier Luigi Pizzi, Il Trovatore (scena unica con quattro elementi mobili), 1977
Materiali costitutivi: Legno, carta, plexiglass.
Intervento effettuato: Spolveratura superficiale mediante micro-aspiratore e pennellesse morbide. Dry cleaning mediante art sponge e apposite spugne sintetiche di vario spessore. Incollaggio di uno specchio quadrato ai suoi due supporti lignei. Piccoli interventi di riadesione riguardanti le parti lignee dei due ponteggi su tre livelli e della carta specchiata (angoli sollevati) degli archi.
Restauratrice: Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
7) Ezio Frigerio, Wozzeck, 1979
Materiali costitutivi: Legno compensato, legno, cartoncino, metallo, impasto cellulosico (?), policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore. Dry cleaning con apposite spugne sintetiche dell’intera superficie. Riadesione di alcuni elementi staccati. Saldatura della statuetta metallica.
Restauratore: Peter Hans Stiberc (sculture lignee policrome)
8) Claude Lemaire, Le nozze di Figaro, 1979
Materiali costitutivi: Pannello di legno compensato, alberi e siepi da plastico architettonico, cartoncino, sughero, specchio, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura di tutte le superfici con micro-aspiratore e pennellesse. Dry cleaning del compensato, del sughero e del cartoncino con art sponge. Pulitura localizzata con acqua demineralizzata del sughero e degli specchi. Incollaggio con adesivo vinilico delle parti parzialmente o completamente distaccate.
Restauratrice: Sara Bassi (sculture lignee policrome)
9) Enrico Job, Otello (scena unica con palme, barca e leoni mobili), 1980
Materiali costitutivi: Legno compensato, plastilina bianca, carta.
Intervento effettuato: Spolveratura superficiale con micro-aspiratore e pennellesse morbide. Dry cleaning mediante art sponge e apposite spugne sintetiche di vario spessore. Riassemblaggio della polena alla barca e di una foglia di palma.
Restauratore: Peter Hans Stiberc (sculture lignee policrome)
10) Giacomo Manzù, Ifighenia in tauride (atto I), 1981
Materiali costitutivi: Legno, legno multistrato, argilla cruda, stucco, pietra, perni metallici, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse e dry cleaning con apposite spugne sintetiche delle componenti lignee. Per quanto riguarda le componenti in materiali plastici, pulitura preliminare con pennelli a setole morbide e aspirapolvere, successivo passaggio con spugne di lattice vulcanizzato; ulteriore pulitura ad acqua per rimuovere depositi coerenti sugli elementi in argilla stuccata e dipinta (sassi); fermatura con colla vinilica di frammenti di stucco sull’argilla.
Restauratrici: Chiara Fornari e Chiara Gabbriellini (materiali ceramici, plastici e vitrei), Sara Bassi (sculture lignee policrome)
11) Giacomo Manzù, Ifighenia in tauride (atto II), 1981
Materiali costitutivi: Legno, legno multistrato, tessuto ingessato, gesso, perni metallici, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse. Dry cleaning con apposite spugne sintetiche.
Restauratrici: Chiara Fornari e Chiara Gabbriellini (materiali ceramici, plastici e vitrei), Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
12) Giacomo Manzù, Ifighenia in tauride (atto III), 1981
Materiali costitutivi: Legno, legno multistrato, gesso, policromia, perni metallici.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse. Dry cleaning con apposite spugne sintetiche.
Restauratrici: Chiara Fornari e Chiara Gabbriellini (materiali ceramici, plastici e vitrei), Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
13) Giacomo Manzù, Ifighenia in tauride (atto III, variante), 1981
Materiali costitutivi: Legno, legno multistrato, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse. Dry cleaning con apposite spugne sintetiche. Pulitura con acqua deionizzata della parete rosa per rimuovere i depositi coerenti.
Restauratrici: Chiara Fornari e Chiara Gabbriellini (materiali ceramici, plastici e vitrei), Sara Bassi (sculture lignee policrome)
14) Stefanos Lazaridis, Tosca (scena unica), 1986
Materiali costitutivi: Legno, legno multistrato, carta, cartone, carton plum, fotocopie, policromia, adesivo.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse morbide. Dry cleaning tramite apposite spugne sintetiche. Incollaggio di alcune componenti lignee parzialmente distaccate con adesivo vinilico. Incollaggio di piccole componenti cartacee staccate, risarcimento degli strappi con metilcellulosa e velo di carta giapponese e recupero della planarità. Piccole integrazioni pittoriche localizzate ad acquerello.
Restauratrici: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei), Sara Bassi (sculture lignee policrome)
15) Fausto Melotti, L’uccello di fuoco
Materiali costitutivi: Ottone, foglio di alluminio, base in legno.
Intervento effettuato: Spolveratura con pennello, spugnette art sponge con l’ausilio di micro-aspiratore.
Restauratrici: Stefania Agnoletti e Maria Baruffetti (bronzi e armi antiche)
16) Fausto Melotti, L’uccello di fuoco
Materiali costitutivi: Ottone, stoffa, legno.
Intervento effettuato: Disinserimento della stoffa. Leggera aspirazione delle parti metalliche con micro-aspiratore, pennelli, spugna art sponge. Aspirazione della parte in stoffa con l’ausilio di mascherina a griglia e micro-aspiratore, passaggio con spugna art sponge a tampone. Ricollocazione della stoffa sulla figura in metallo nell’esatta posizione rilevata all’avvio dell’intervento.
Restauratrici: Stefania Agnoletti e Maria Baruffetti (bronzi e armi antiche)
17) Maurizio Balò, L’heure spagnole, 1987
Materiali costitutivi: Carton plum, carta, metallo.
Intervento effettuato: Spolveratura superficiale mediante micro-aspiratore e pennellesse morbide. Dry cleaning mediante art sponge e apposite spugne sintetiche di vario spessore. Fermature localizzate di lembi di carton plum sollevati lungo gli spigoli esterni con metilcellulosa. Integrazioni pittoriche localizzate ad acquerello lungo gli spigoli della scatola nera esterna.
Restauratrici: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei), Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
18) Maurizio Balò, La forza del destino (scena unica), 1992
Materiali costitutivi: Carton plum, polistirolo, cartoncino, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura superficiale con micro-aspiratore e dry cleaning con apposite spugne sintetiche. Fermatura localizzata di piccoli limbi di carta sollevati con metilcellulosa.
Restauratrici: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei), Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
19) David Borowski, Elektra (scena unica), 1996
Materiali costitutivi: Cartone ondulato da pacchi, carta, policromia, spilli da sartoria, filo di rame rivestito.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse morbide. Incollaggio di alcune piccole componenti fragili. Leggero spianamento e reintegrazione dell’angolo sinistro ammaccato e sfaldato con opportuno adesivo, carta giapponese e integrazione cromatica con colori all’acquerello.
Restauratrice: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei)
20) Gao Guangjian, Zeng Li, Huang Huawei, Turandot (scena unica), 1997
Materiali costitutivi: Legno, cartone, carta, cartoline ritagliate, policromia, stoffa, plastilina o gesso (?), polistirolo, adesivo.
Intervento effettuato: Spolveratura con pennello morbido e micro-aspiratore. Incollaggio con adesivo adeguato e carta giapponese bollorè ed intonazione cromatica di vari elementi.
Restauratrice: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei)
21) Isabella Bywater, Don Pasquale, 2001
Materiali costitutivi: Legno, carta, carton plum, metallo, tessili, chiodi metallici.
Intervento effettuato: Spolveratura e rimozione meccanica con micro-aspiratore e pennellesse dei depositi di particolato incoerenti presenti sull’intera superficie. Dry cleaning con apposite spugne sintetiche dell’intera superficie. Incollaggio con adesivo vinilico di varie parti distaccate. Incollaggio con metilcellulosa della porzione cartacea di pavimento della cucina in basso a sinistra sotto una sedia.
Restauratrici: Sara Bassi, Marta Estadella Colomé e Claudia Napoli (sculture lignee policrome)
22) Maurizio Balò, La clemenza di Tito, 2003
Materiali costitutivi: Carton plum, legno, spilli da sartoria, policromia, grafite.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse. Dry cleaning con art sponge e altre spugne sintetiche. Incollaggi di varie parti parzialmente distaccate tramite metilcellulosa o adesivo vinilico.
Restauratrice: Sara Bassi (sculture lignee policrome)
23) Luisa Spinatelli, Sherazade, 2003
Materiali costitutivi: Carton plum, legno, metallo, carta telata argentata, policromia, grafite.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse. Riadesione delle punte di carta telata argentata con adesivo vinilico.
Restauratrice: Sara Bassi (sculture lignee policrome)
24) Christina Taraborelli, Il letto della storia (scena unica), 2003
Materiali costitutivi: Carton plum, legno, carta stampata, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse. Riadesione di alcuni margini di materiale cartaceo con metilcellulosa. Incollaggio con adesivo vinilico di una parete lignea parzialmente distaccata alla base.
Restauratrice: Sara Bassi (sculture lignee policrome)
25) Roland Aeschlimann, Daphnis et Chloe (scena unica), 2007
Materiali costitutivi: Legno, metallo, MDF, legno multistrato, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con pennellesse, tampone di ovatta a secco, spugne sintetiche.
Restauratrice: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei)
26) Lorenzo Pazzagli, Dialoghi sulla deposizione (scena unica), 2007
Materiali costitutivi: Legno, legno multistrato, legno OSB, chiodi e eviti metallici, carta, grafite, linoleum, carta plastificata, plastica (acetato?), penna, pennarello.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e dry cleaning localizzato con art sponge.
Restauratrice: Sara Bassi (sculture lignee policrome)
27) Italo Grassi, Pollicino (scena unica), 2010
Materiali costitutivi: Carton plum, stampe, carta, plastica, stoffa, legno, fil di ferro, foglio di nylon, spilli da sartoria, grafite, penna, matita.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore e pennellesse.
Restauratrici: Maria Baruffetti (bronzi e armi antiche), Sara Bassi (sculture lignee policrome)
28) Maurizio Balò, Don Giovanni (scena unica, impianto scenico generale), 2013
Materiali costitutivi: Legno, carton plum, cartone, carta, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con pennellesse ed alcune integrazioni pittoriche puntiformi ad acquerello sulle campiture nere e grigie. Consolidamento con adesivo vinilico di una nappina parzialmente distaccata del secondo sipario mobile.
Restauratrici: Maria Angela Bortolani (materiali cartacei e membranacei), Sara Bassi (sculture lignee policrome)
29) Medeleine Boyd, Histoire du soldat, 2017
Materiali costitutivi: Carton plum, resina, legno, spilli e aghi da sartoria, carta, nastro adesivo, plastica, policromia.
Intervento effettuato: Spolveratura con micro-aspiratore.
Restauratrice: Sara Bassi (sculture lignee policrome)
L’intervento di manutenzione eseguito è stato volutamente limitato e finalizzato alla sola esposizione dei quattro abiti, durante il breve periodo di inaugurazione del nuovo Archivio Storico.
Tuttavia l’occasione ha messo in evidenza la questione ben più ampia e quanto mai urgente di una corretta conservazione e stivaggio di tutti gli abiti di scena che costituiscono le preziose collezioni della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, tema che potrebbe divenire oggetto di studio e di maggiore futuro coinvolgimento del Settore Tessili dell’Opificio.
1) Abito per Dalila nell’opera lirica “Sansone e Dalila” di Camille Saint-Saëns, confezione attribuita alla sartoria teatrale di Luigi Sapelli (in arte Caramba) , tessuto attribuito a Mariano Fortuny, 1936, donazione di Ebe Stignani
Materiali costitutivi: Seta, tessuto ricamato, velo e velo ricamato, filato in argento.
Intervento effettuato: Pulitura meccanica per aspirazione su tutte le facce dei tessuti con protezione delle applicazioni in argento. Vaporizzazione, distensione dei tessuti e messa in forma della foggia. L’abito è stato quindi disposto su un manichino, precedentemente rivestito con un tessuto elasticizzato in microfibra nella parte del collo e delle spalle. Allestimento nella sala espositiva in modo adeguato alla fruizione da parte del pubblico e alla corretta conservazione.
Restauratori: Giacinto Cambini, Guia Rossignoli, Licia Triolo e Lisa Charlotte Lardeau (tessili)
2) Abito per Maddalena di Coigny in “Andrea Chénier” di Umberto Giordano, confezione della Sartoria Novi (Novella) Mengaroni, 1946, donazione di Renata Tebaldi
Materiali costitutivi: Seta, tessuto operato, cotone, pizzo, tulle sintetico, cristalli.
Intervento effettuato: Pulitura meccanica per aspirazione su tutte le facce dei tessuti con protezione delle applicazioni in vetro. Vaporizzazione, distensione delle pieghe e messa in forma della foggia. L’abito è stato quindi disposto su un manichino, precedentemente rivestito con un tessuto elasticizzato in microfibra nella parte del collo e delle spalle. Allestimento nella sala espositiva in modo adeguato alla fruizione da parte del pubblico e alla corretta conservazione.
Restauratori: Giacinto Cambini, Guia Rossignoli, Licia Triolo e Lisa Charlotte Lardeau (tessili)
3) Abito per Adriana Lecouvreur in “Adriana Lecouvreur (atto II)” di Francesco Cilea, confezione della Sartoria Novi (Novella) Mengaroni, 1958, donazione di Renata Tebaldi
Materiali costitutivi: Tulle sintetico, perline di vetro e paillettes.
Intervento effettuato: Pulitura meccanica per aspirazione su tutte le facce dei tessuti con protezione delle perline di vetro e delle paillettes. Vaporizzazione, distensione delle pieghe e messa in forma della foggia. L’abito è stato quindi disposto su un manichino, precedentemente rivestito con un tessuto elasticizzato in microfibra nella parte del collo e delle spalle. Allestimento nella sala espositiva in modo adeguato alla fruizione da parte del pubblico e alla corretta conservazione.
Restauratori: Giacinto Cambini, Guia Rossignoli, Licia Triolo e Lisa Charlotte Lardeau (tessili)
4) Abito per cortigiana in “Les contes d’Hoffmann” di Jacques Offenbach, confezione attribuita alle Sartorie teatrali Tirelli oppure Brancato, Tiziani, C.T.C., 1980, Collezione Karl Lagerlfeld
Materiali costitutivi: Tessuto e velluto di cotone, tulle sintetico, pelliccia.
Intervento effettuato: Pulitura meccanica per aspirazione su tutte le facce dei tessuti. Vaporizzazione con conseguente distensione delle pieghe e messa in forma della foggia. L’abito è stato quindi disposto su un manichino, precedentemente rivestito con un tessuto elasticizzato in microfibra nella parte del collo e delle spalle. Allestimento nella sala espositiva in modo adeguato alla fruizione da parte del pubblico e alla corretta conservazione.
Restauratori: Giacinto Cambini, Guia Rossignoli, Licia Triolo e Lisa Charlotte Lardeau (tessili)
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