Borsista: Filomena Cattivera
Allievi III anno PFP1 a.a. 2013/2014 – SAFS: Alexa Ciardi, Martina Calmanti, Alessandro Fonti
La scultura Amore che sorride è stata realizzata per la decorazione della Vasca dell’Isola nel Giardino di Boboli, i giardini di Palazzo Pitti, residenza della famiglia de’ Medici dal 1549. La Vasca dell’Isola venne ideata da Giulio e Alfonso Parigi nel 1618.
Rappresenta un Amorino in posizione eretta, un giovane nudo in posizione chiastica d’ispirazione classica. Egli indossa solo una veste che lo copre nella parte tergale e sulla spalla destra.
Questa scultura è stata oggetto nel tempo di numerose variazioni attributive dovute a diverse interpretazioni stilistiche e documentarie, in dubbio tra lo scultore Giovan Francesco Susini e Cosimo Salvestrini, suo allievo nella prima metà del Seicento.
La statua, scolpita a tutto tondo, è in marmo bianco e da un’osservazione attenta dell’opera sono evidenti solo tracce di lavorazione del trapano impiegato nella realizzazione del modellato dei capelli, delle orecchie, delle narici e della mano sinistra.
L’opera presenta una tipologia di degrado tipica dei manufatti esposti all’aperto: biofilm e microorganismi autotrofi ed eterotrofi con seguente biodeterioramento del materiale lapideo.
Si poteva notare, oltre alla presenza di uno strato di deposito superficiale incoerente, una patina nerastra che copriva grandissima parte della superficie dell’opera, sulle zone di maggiore esposizione. Erano presenti anche patine di un verde acceso, di natura algale, soprattutto nella zona inferiore della scultura, sulla gamba sinistra e nell’interno del panneggio retrostante.
Diverse le tipologie di licheni presenti, sia di forma circolare, sia dall’aspetto foglioso che frastagliato, e di muschi oltre a patine di colore rosato, probabilmente anch’esse di natura biologica, individuabili soprattutto sul polso della mano destra e sulla testa dell’Amorino.
Segni di dilavamento sulla parte inferiore, soprattutto sulla gamba destra e deiezioni di uccelli, numerose ragnatele, resti di insetti e crisalidi erano parimenti presenti.
Il basamento dell’opera è posizionato su un rialzo posto sotto il piano originale e risulta rilavorato e integrato con tasselli di un marmo cromaticamente compatibile.
A interventi precedenti sono riconducibili l’inserimento del perno per fissare la mano destra e le stuccature oggi presenti.
Documentazione fotografica in luce Visibile e in Fluorescenza UV
Indagini biologiche (Laboratorio di biologia dell’OPD)
Operazione preliminare all’intervento è stata lo smontaggio dell’opera dal suo piedistallo e il trasporto della stessa in laboratorio.
Sono state fatte prove di pulitura su tre aree strategiche per le quali sono stati scelti quattro diversi prodotti (biocidi) e quattro diversi supportanti. Una volta identificato il biocida più adatto, si è proceduto alla disinfestazione della biomassa e alla pulitura delle superfici mediante metodi chimici e meccanici che hanno consentito di ottenere un livello omogeneo, dimostrato anche da un controllo irradiando la superficie con luce UV.
In parallelo all’eliminazione del particellato atmosferico e alla rimozione della biomassa, si è proceduto alla rimozione di vecchie stuccature non più idonee.
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