Appuntamento il 16 e 17 maggio con l’Opificio delle Pietre Dure al Salone di Ferrara 2024

L’Opificio delle Pietre Dure protagonista al Salone di Ferrara il 16 e 17 maggio 2024.
Presenta 3 progetti che hanno visto l’impiego di tecniche innovative: il restauro della Grotta Pavese, a Genova, quello della “Battaglia di Roncisvalle” del Bargello e i nuovi studi sulla tecnica di Luca Giordano del Medici Riccardi.

L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze interviene da protagonista, alla 29^ edizione del Salone del Restauro di Ferrara (15-17 maggio a Ferrara Fiere). All’interno dello stand del Ministero della Cultura (nel Padiglione 3) illustrerà tre progetti di restauro e ricerca che presentano aspetti di particolare interesse tecnico e metodologico.

Il primo appuntamento sarà per giovedì 16 maggio, alle 17 e ad essere illustrato sarà Il progetto di restauro per Grotta Pavese a Genova, restauro che vede la sperimentazione di materiali e metodologie innovative. L’intervento sulla Grotta Pavese, fantasmagorica architettura realizzata intorno al 1594 in occasione delle nozze Doria-Pavese, è a cura della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, In collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

La Grotta conserva l’impianto architettonico originario e gran parte dell’eccezionale apparato decorativo incentrato sul forte e ricercato contrasto fra la parte centrale rivestita interamente da un ricchissimo mosaico polimaterico e l’area perimetrale dall’aspetto rustico ad imitazione di un antro cavernoso naturale.

“Fra il 2022 e il 2023 – spiega la Soprintendente dell’OPD Emanuela Daffra –  grazie a un finanziamento MiC assegnato alla Soprintendenza genovese e alla collaborazione della Fondazione Franzoni, è stato condotto in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure un cantiere pilota di diagnostica e restauro, occasione per la sperimentazione di materiali e metodologie innovative. Questo ha consentito di acquisire dati aggiornati di conoscenza da sviluppare in un più ampio programma di conservazione e valorizzazione”. Ad illustrare l’intervento saranno   Cristina Bartolini, Soprintendente, Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, Emanuela Daffra, Soprintendente ad interim, OPD, Carla Arcolao, Funzionario architetto, Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, Federica Cappelli, Restauratrice di beni culturali,  Settore mosaico e commesso in pietre dure, OPD, Angelita Mairani, Tecnico chimico del Laboratorio di Restauro e Diagnostica, Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, Anna Patera, funzionaria archeologa e direttrice del settore mosaico e commesso dell’OPD.

Venerdì 17 maggio, a partire dalle 11.40, l’Opificio delle Pietre Dure. presenta due casi di studio particolarmente impegnativi per l’unicità delle opere oggetto degli interventi conservativi e delle indagini diagnostiche, per la loro complessità e per gli elementi di innovazione e ricerca che ne sono scaturiti.

Si tratta del “Restauro della Battaglia di Roncisvalle del Museo Nazionale del Bargello: tecniche di intervento per un recupero ‘straordinario’”. Intervengono Riccardo Gennaioli, Funzionario storico dell’arte, OPD, Marta Cimò, Funzionaria restauratrice conservatrice, OPD, Claudia Cirrincione, Funzionaria restauratrice conservatrice, OPD.

A seguire, “Nuovi Studi sulla tecnica pittorica di Luca Giordano nella galleria di Palazzo Medici Riccardi”, con interventi di Renata Pintus, Funzionario storico dell’arte, OPD, Maria Rosa Lanfranchi, Funzionaria restauratrice conservatrice, OPD, Sara Penoni, Funzionaria restauratrice conservatrice, OPD.

Nel 2006 l’Opificio fu incaricato di effettuare una ricognizione degli arazzi conservati nel deposito del Museo Nazionale del Bargello: in quell’occasione nacque l’idea, molto ambiziosa, di intraprendere il restauro di due arazzi medievali, l’Assalto finale a Gerusalemme e la Battaglia di Roncisvalle, per consentire la loro esposizione ‘a rotazione’. Gli ottimi risultati ottenuti con il restauro dell’Assalto finale, concluso nel 2013, hanno posto le basi per affrontare una sfida: restaurare la Battaglia di Roncisvalle, che versava in condizioni decisamente peggiori.

Datato alla seconda metà del XV secolo, esso rappresenta, con una figurazione di sapore medievale, il combattimento tra cristiani e saraceni descritto nella Chanson de Roland del ciclo carolingio. Oggi fa parte della Collezione Carrand del Museo Nazionale del Bargello di Firenze e, dopo il restauro, è stato nuovamente esposto all’interno della Sala delle armi, a rotazione con l’Assalto finale a Gerusalemme.

Il restauro è iniziato nel novembre del 2013 ed è durato sette anni, per un totale di circa 20.000 ore di lavoro, condotto da 25 persone impegnate a vario titolo.

La recente mostra a Palazzo Medici Riccardi dedicata ai rapporti di Luca Giordano con Firenze è stata l’occasione per svolgere sulla celebre volta con scene mitologiche della Galleria degli specchi una campagna di indagini diagnostiche non invasive, condotte dal Settore Pitture murali e stucchi e dal Laboratorio scientifico dell’Opificio delle Pietre Dure.

Per la prima volta è stato possibile correlare il dato documentario con il dato materiale, per chiarire alcuni aspetti relativi all’iter esecutivo e agli aspetti tecnici dell’opera, offrendo risposte precise e documentate a domande che gli studiosi si ponevano da tempo.

Ufficio Stampa Opificio delle Pietre Dure:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Cartella Stampa e Materiali disponibili a questo link

 

Allegati

Programma OPD – Salone Ferrara 2024

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