Il prossimo 3 giugno, il Museo Galileo sarà il palcoscenico di una giornata di studio dedicata alle “Tecnologie laser e metodi innovativi per la caratterizzazione e conservazione dei materiali fotografici e d’arte moderna”. L’ evento segna la presentazione dei risultati di due anni di ricerche pionieristiche del progetto DIAGNOSE, finanziato dalla Regione Toscana. Al centro dell’attenzione saranno i dagherrotipi e altri preziosi materiali fotografici, recentemente riconosciuti per il loro valore storico e artistico. I restauri eseguiti dall’Opificio delle Pietre Dure e le relative indagini condotte dall’OPD insieme all’Istituto Nazionale di Ottica del CNR nel 2022 su 51 dagherrotipi hanno segnato un passo cruciale nello sviluppo di metodologie diagnostiche per identificare materiali e fenomeni di degrado. Gli specialisti che hanno partecipato al progetto condivideranno le nuove metodologie diagnostiche non invasive e quelle di restauro sviluppate per preservare questi delicati tesori. Con interventi di spicco da parte di esperti del CNR-INO, dell’Opificio delle Pietre Dure, di El.En, del Museo Galileo e della Fondazione Alinari per la Fotografia, l’evento promette di essere un’importante vetrina delle ultime innovazioni nel campo della conservazione dei beni culturali fotografici.
Chi non potrà partecipare di persona potrà seguire la diretta streaming sul canale YouTube del Museo Galileo:
https://www.youtube.com/live/eppkFcUSX-A?si=sbezbZD_CiKWXt35
Lunedì 3 giugno, il Museo Galileo ospiterà una giornata di studio dedicata alle “Tecnologie laser e metodi innovativi per la caratterizzazione e conservazione dei materiali fotografici e d’arte moderna”. L’evento, parte del progetto DIAGNOSE, finanziato dalla Regione Toscana Giovanisì (FSC), presenterà i risultati di due anni di ricerche pionieristiche.
Il progetto DIAGNOSE, volto alla diagnosi non invasiva e alla conservazione di dagherrotipi e altri materiali fotografici, ha introdotto nuove metodologie per preservare questi beni, recentemente riconosciuti come documenti storici e artistici di grande valore. Durante l’evento, verranno illustrati gli innovativi sistemi diagnostici sviluppati per analizzare i materiali, i processi di degrado e le tecniche fotografiche abbinate alle nuove metodologie di restauro.
Tra i protagonisti della giornata ci saranno i dagherrotipi, le lastre fotografiche e le pellicole appartenenti a vari archivi presso il Museo Galileo, la Fondazione Alinari e il fondo fotografico dell’OPD. I nuovi protocolli diagnostici, che includono tecniche spettroscopiche e tomografia ottica, mirano a ridurre la necessità di prelievo di campioni, rappresentando un significativo avanzamento tecnologico.
La giornata vedrà la partecipazione di numerosi specialisti del settore. Francesca Bongioanni, conservatrice degli Archivi Alinari, presenterà alcuni dagherrotipi recentemente restaurati dall’OPD. I restauri eseguiti dall’OPD e le relative indagini condotte congiuntamente dall’OPD e dal CNR-INO nel 2022 su 51 dagherrotipi hanno segnato un passo cruciale nello sviluppo di metodologie diagnostiche per identificare materiali e fenomeni di degrado.
Gli esperti del CNR-INO e dell’OPD condivideranno i risultati delle loro ricerche e presenteranno il Laboratorio congiunto di metodi analitici tradizionali e innovativi CNR-INO/OPD, mentre Laura Bartoli e Alessandro Zanini di El.En. illustreranno l’uso dei laser di ultima generazione nella conservazione dei beni culturali. La sessione finale sarà dedicata alle sfide della conservazione delle opere in gelatina su vetro del pittore svizzero Kurt Seligmann, con interventi di Renata Pintus e altri esperti.
Andrea Bernardoni, docente di storia della scienza all’Università dell’Aquila e studioso del Museo Galileo, presenterà l’archivio della Commissione Vinciana e la campagna fotografica sui fogli leonardiani.
L’evento sarà trasmesso in live-streaming sul canale YouTube del Museo Galileo (https://www.youtube.com/live/eppkFcUSX-A?si=sbezbZD_CiKWXt35), offrendo a tutti la possibilità di seguire questa importante giornata di studi.
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Per informazioni
Jana Striova, CNR-INO
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Ufficio stampa CNR-INO
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Claudia.baroncini@alinari.it
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