Per la conservazione dei dipinti

Esperienze e progetti del Laboratorio dell’OPD (2002-2012)

Marco Ciatti

Una delle radici storiche dell’attuale Opificio delle Pietre Dure è costituita dal Gabinetto di restauro dei dipinti, fondato con uno spirito innovativo e scientifico da Ugo Procacci all’interno della Soprintendenza fiorentina nel 1932.

Nel 1975 il Gabinetto di restauro e l’antico Opificio si fusero insieme, creando così la realtà moderna dell’OPD, grazie all’opera di Giovanni Spadolini ed Umberto Baldini. Nella grande mostra di restauri del 1972, Firenze Restaura, Baldini intese ricordare tale evento inserendo il sottotitolo Il Laboratorio nel suo quarantennio. Lo stesso Baldini rinforzò la celebrazione di tale ricorrenza organizzando dieci anni dopo, nel 1982, l’interessante mostra Metodo e Scienza. Operatività e ricerca nel restauro. Da allora la scadenza decennale è stata l’occasione per fare il punto sul cammino percorso dal laboratorio di restauro dei dipinti dell’OPD e, nel contempo, per indicare le linee di attività e di ricerca per il futuro.

La ricorrenza del 2012 è stata celebrata con una giornata di studio dal titolo Per la conservazione dei dipinti. Esperienze e progetti del Laboratorio dell’OPD (1932-2012) nella quale sono stati presentati una selezione dei più interessanti progetti recentemente compiuti e una sintetica rassegna di quelli in corso,  concludendo con una anteprima sul restauro dell’Adorazione dei Magi di Leonardo, della quale è appena iniziata la pulitura.