In memoria di Marco Ciatti. Scritti di amici
Emanuela Daffra con la collaborazione di Cristiana Massari, a cura di
“Questo volume era nato come una piccola raccolta di testi per festeggiare il pensionamento di Marco Ciatti. Un classico Studi in onore di …, che doveva riunire gli scritti di chi aveva lavorato con lui negli ultimi anni.
Poi ad aprile dello scorso anno la prospettiva è radicalmente cambiata. Le manifestazioni di cordoglio, di amicizia, di stima che si sono susseguite dopo la sua morte hanno imposto di allargare il cerchio. E’ stato arduo, e non senza dilemmi, scegliere chi invitare per restituire un ventaglio di rapporti ampio, una trama di affetti, anche, restando per. nelle dimensioni concesse alla pubblicazione.
…
Marco Ciatti è stato probabilmente uno degli ultimi esempi di quanto possa essere efficace e proficuo arrivare alla dirigenza nella sede dove si è cresciuti – e che dunque si conosce nelle sue articolazioni pi. riposte, nei suoi pregi e nelle sue difficoltà – e restarvi oltre le rigide tempistiche dettate dalla rotazione degli incarichi. Questo fatto, insieme alle indiscutibili doti umane e professionali, alla sua profonda cultura, ha reso possibile tenere vive alcune scelte dei Soprintendenti che lo avevano preceduto e che possiamo definire identitarie, e costruire negli anni una trama di rapporti variegati, funzionali tutti alla crescita dell’Opificio. Crescita che si è espressa in particolare in un rapporto via via più organico con la ricerca applicata ai beni culturali, ai materiali che li costituiscono; nella messa a punto di tecniche di intervento – da tramandare con l’insegnamento – frutto di un percorso di conoscenza continuo, consapevole, autocritico; nella direzione, infine, di una storia dell’arte che si nutre dello scrutinio concreto della materialità delle opere”.
(dalla Prefazione di Emanuela Daffra)