Ambrogio Lorenzetti: il Trittico di Badia a Rofeno

Studi, restauro e ricollocazione

Marco Ciatti e Luisa Gusmeroli

Il restauro del Trittico di Ambrogio Lorenzetti del Museo d’Arte Sacra di Palazzo Corboli ad Asciano, è stato terminato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze nel 2011, e si era reso necessario dal repentino aggravarsi, nel dicembre del 2006, delle condizioni dell’opera, che presentava gravissimi ed estesi distacchi e sollevamenti del colore.

Il dipinto è stato sottoposto alle indagini diagnostiche necessarie per la comprensione dei suoi materiali, della tecnica artistica e delle patologie in atto. Per far fronte ai distacchi ed ai sollevamenti del colore è stato messo a punto un sistema di consolidamento tramite l’impiego del sottovuoto e per poterlo realizzare si è reso necessario separare il Trittico nei suoi elementi costitutivi. Grazie allo smontaggio è stato possibile scoprire le antiche cornici dipinte da Ambrogio, che, insieme agli originari perni di collegamento tra le tre tavole maggiori, dimostrano che esse costituivano fin dall’origine un unico dipinto. Risolti i problemi di adesione del colore, il restauro ha affrontato il risanamento delle strutture lignee; é poi seguita la pulitura della superficie dallo sporco e dalle ridipinture alterate, recuperando sia la raffinata cromia di Ambrogio, sia alcuni dettagli della figurazione.
Il restauro ha riconsegnato al pubblico uno dei capolavori indiscussi dell’artista senese.