Dall’8 al 15 marzo 2025 saranno esposte al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure alcune piccole meraviglie prodotte fra XVII e XIX secolo dalle maestranze dell’antica manifattura granducale che non hanno mai avuto una collocazione. Sono Collane, fiori variopinti realizzati con la tradizionale tecnica del commesso ma anche in rilievo (glittica): rose bellissime, convolvoli, tulipani, garofani realizzati con una tecnica perfetta sfruttando le sfumature delle pietre con una sapienza centenaria.
Queste piccole opere dovevano essere inserite in piani di tavolo o stipi come quelli esposti nel museo che non sono mai stati realizzati. Sono state fino ad oggi conservate in deposito, ma dopo questa anteprima troveranno posto nelle vetrine del percorso museale.
Completa l’esposizione dedicata alle donne un piccolo rilievo in bronzo dorato raffigurante l’America, una donna con una collana al collo e le piume in testa che, probabilmente, avrebbe dovuto decorare assieme ad altri rilievi con i rimanenti continenti della Terra, uno stipo o un mobile raffinato della bottega di Gian Battista Foggini (1652-1725), il maggior scultore e architetto della corte medicea all’epoca di Cosimo III.