Ha conferito il diploma equiparato a laurea magistrale presso la Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro nel 2007 riportando la votazione di 110/110 e lode nel percorso formativo di dipinti murali, stucchi, dipinti su tavola, su tela, su tessuto, cuoio e sculture lignee policrome. Argomento della tesi è stato “La reintegrazione pittorica, teoria e metodo d’intervento. Stato di fatto nel trattamento estetico della lacuna”. Il corso di specializzazione ha riguardato il restauro di opere su carta e di opere di arte contemporanea.
Nel 2016 ha conferito anche la laurea triennale in Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali-classe L43. Argomento di tesi “La biacca nel restauro dei dipinti murali. La trasformazione” con punteggio conseguito 100/110.
Ha iniziato le prime esperienze nel lavoro come apprendista restauratrice nel 1996, operando su marmi di epoca romana provenienti da Pompei e su tele e tavole di arte antica e moderna.
Dal 1998 al 2002 l’impegno si è rivolto soprattutto verso il restauro di un importante ciclo di affreschi dell’abside di San Pietro in Vincoli e sugli stucchi del Vittoriano-Altare della Patria di Roma.
Durante la Scuola di Alta Formazione lavora sui dipinti murali staccati provenienti da Pompei, nella ricerca dei frammenti ed al restauro dei dipinti di Giotto e Cimabue della Basilica di San Francesco di Assisi, al restauro della tela di Mattia Preti di Malta, ai dipinti murali del Peruzzi della Farnesina a Roma, sui dipinti murali nella chiesa di Santa Cecilia, al restauro delle opere su carta di Aristide Sartorio e su alcuni artisti contemporanei fra i quali Carlo Levi e Kounellis.
L’esperienza sui dipinti murali si concentra in seguito nel restauro dei dipinti in affresco di Santa Maria Sopra Minerva e del Criptoportico della Domus Aurea a Roma, di quello dei dipinti ad olio su muro della Charola del convento dei Templari di Tomar, Lisbona e come capocantiere del complesso restauro della volta dipinta ad olio su globigerina, su disegno di Mattia Preti, nella Chiesa di Santa Caterina a La Valletta, Malta.
Il trattamento dei dipinti su tela si affina su grandi opere sempre di Mattia Preti come il San Francesco Saverio ed il san Giacomo Minore della Cattedrale della Valletta, Malta e su dipinti di grandi dimensioni come quelle del convento di Teggiano, Salerno e dell’opera raffigurante ”L’intimazione a Velasco” nel Palazzo del Presidente ad Asuncion, in Paraguay.
Il restauro delle anfore di età romana della collezione conservata al Mercato di Traiano di Roma porta inoltre importanti conoscenze sui sistemi di conservazione della ceramica.
Dal 2011 al 2018 è impegnata come restauratrice per lo Stato del Vaticano su dipinti murali della Chiesa di San Salvatore in Ossibus e sull’imponente ciclo pittorico della Scala Santa.
Dal 2018 è funzionario restauratore e conservatore per il MIC presso il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, in distacco dal 2020 e in assegnazione dal 2024 in ICR, Istituto Centrale per il Restauro di Roma dove esercita anche come docente nella Scuola di Alta Formazione nel percorso formativo PFP2.
Ha conseguito il brevetto come subacqueo con livello One Star diver nel 2019 con il corso di formazione NADD ed è membro del Servizio per gli interventi di Restauro subacqueo dell’ICR.
Nella propria attività professionale ha sviluppato abilità di interazione e collaborazione interdisciplinare e capacità di comunicazione e di organizzazione del lavoro.
REST/01 Discipline tecniche del restauro – PFP 4: Materiali e manufatti ceramici, vitrei, organici, metallici: Co-docente AA 2024-2025