Sara Bassi

Funzionario Restauratore conservatore

sara.bassi@cultura.gov.it

Informazioni sull’attivitĂ 

Curriculum

Restauratrice-conservatrice specializzata in manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno, manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti (settori di competenza professionale 3, 4 e 5).

Nel 2009 consegue la laurea triennale L/41 in “Tecnologia per la conservazione e il restauro di beni culturali” presso l’Università di Firenze. Nel 2015 ottiene il diploma equipollente a laurea magistrale LMR/02 in “Conservazione e restauro dei beni culturali” abilitante alla professione di restauratore presso la SAFS dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, con una tesi incentrata sul restauro di un dipinto a olio su compensato degli anni ’60 e sullo studio e i materiali d’artista.

Lavora quindi come libera professionista, in Italia e all’estero, facendo esperienza nel restauro di dipinti e sculture polimateriche e nell’allestimento di mostre, soprattutto di arte contemporanea.

Attualmente è funzionaria restauratrice del Settore Sculture lignee policrome dell’OPD, di cui ha avuto la direzione tecnica dal 2021 a settembre 2024.

È stata docente SAFS del corso pratico di “Discipline tecniche del restauro”, moduli di “Pulitura delle superfici pittoriche” e “Vernici per il restauro”; ha insegnato inoltre “Materiali, tecniche e fonti dell’arte contemporanea” all’interno del corso teorico di “Tecnologia dei materiali costitutivi” (ING/IND-22). Ha seguito tesi incentrate su interventi di restauro di sculture lignee policrome e opere d’arte contemporanea, ed è stata referente per i settori sculture lignee, materiali plastici e manufatti polimaterici nel master specialistico in “Conservazione e gestione delle opere d’arte contemporanee” promosso da Fondazione CR Firenze e Fondazione Opificio.

Partecipa costantemente a numerosi corsi di aggiornamento internazionali sulla pulitura di pellicole pittoriche antiche e moderne, sul restauro di materiali plastici sintetici e semi-sintetici e sulla conservazione del patrimonio demoetnoantropologico.