Maria Baruffetti

Funzionario Restauratore conservatore

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Curriculum

Il suo percorso formativo si apre con il conseguimento della maturità artistica presso l’Istituto Statale d’Arte di Massa. Ammessa alla Scuola Di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, consegue la laurea nel 2015 con una tesi sul restauro di due bronzetti rinascimentali con particolare attenzione alla caratterizzazione e alla conservazione delle patinature organiche e alle soluzioni per operare montaggi meccanici reversibili. Come tirocinante e come libera professionista specializzata nel restauro di materiali ceramici, vitrei, organici metalli e leghe, ha lavorato su manufatti diversi, spaziando dai reperti archeologici ai manufatti scientifici, dalle suppellettili ecclesiastiche alle sculture rinascimentali o contemporanee. Fra i progetti cui ha collaborato citiamo il restauro della Porta Sud del Battistero di Firenze, opera di Andrea Pisano (1329-1336), il progetto di conservazione di alcune piroghe monossili di Valle Rillo, lo studio e il restauro di alcuni bronzi di Marino Marini, Emilio Greco, Raimondo Puccinelli, Eros Pellini.

Nel 2017 è stata ammessa alla scuola di dottorato del Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze, presentando un progetto sul glossario tecnico e conservativo della scultura in bronzo sotto la guida del professor Marco Ciatti. Nel dicembre 2018 ha tuttavia sospeso il dottorato per prendere servizio come Funzionaria Restauratrice, essendosi nel frattempo concluso l’ultimo concorso MIBACT. Ha terminato il dottorato di ricerca nel 2021, presentando una proposta di glossario per la descrizione standardizzata delle tecniche esecutive, dei fenomeni di degrado e dei procedimenti di restauro della scultura in bronzo. Per raggiungere tale obiettivo ha analizzato il gergo del mondo della conservazione in un dato territorio di riferimento, ovvero nella città di Firenze, con particolare occhio di riguardo per quello dei fonditori, degli operatori e dei restauratori che hanno gravitato attorno alle prime configurazioni dell’Istituto di conservazione presso cui oggi presta servizio. Da una piccola porzione dei suoi studi deriva la recente pubblicazione Per una storia del restauro dei bronzi a Firenze. Dall’Unità d’Italia ai giorni nostri (Edifir 2023). La tesi di dottorato ha inoltre conseguito il Premio “Ugo Procacci,” particolare riconoscimento dell’Accademia Nazionale dei Lincei dal quale speriamo possa derivare una ulteriore pubblicazione della ricerca terminologica svolta.

Attualmente Maria lavora come Funzionaria Restauratrice presso il Settore Bronzi e Armi antiche dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e come docente presso la Scuola di Alta Formazione e Studio del medesimo Istituto. Collabora ai progetti di ricerca e conservazione portati avanti dal settore. Molti lavori cui ha partecipato attivamente sono stati oggetto di pubblicazioni o di presentazioni nell’ambito di convegni di studio.