La scagliola

Descrizione opera

In questa sala sono raccolti anche quadri eseguiti in scagliola, un genere affine alla lavorazione della pietra dura e che ad essa si ispira per gli effetti che intende suggerire.
La scagliola è una tecnica artistica, realizzata utilizzando il “gesso scagliola”, che fu particolarmente in voga nel Settecento per la creazione di piani di tavolo, quadri da parete, paliotti da altare.
Dal gesso scagliola, macinato finemente, si formavano delle lastre che, una volta indurite, venivano incise con il disegno previsto, e poi scavate per uno spessore di pochi millimetri. In queste piccole “casse” veniva quindi colato il gesso liquido mescolato a colore. Una volta asciugata, la superficie era lucidata con ripetuti passaggi di colle animali, ottenendo così una luminosità simile al marmo.
A Firenze uno dei principali interpreti di quest’arte fu Ignazio Hugford, monaco vallombrosano, del quale l’Opificio conserva una serie di vedute dove in paesaggi ben calibrati si muovono popolari figurette.

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