L’European Research Council (ERC) ha annunciato i vincitori e le vincitrici degli Starting Grants 2025, finanziamenti che mirano a sostenere progetti di ricerca eccellenti proposti da ricercatori e ricercatrici nella fase iniziale della propria carriera. 478 i Grants complessivamente assegnati: tra questi il progetto HeRiDe: Advancing HERItage Science procedures for DEpth-resolved risk condition assessment of wall paintings, coordinato da Antonina Chaban, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino) ha l’ambizione di rivoluzionare lo studio e la conservazione degli affreschi, affrontando una delle principali sfide nella loro conservazione: i danni non visibili ma presenti sotto la superficie dipinta, spesso individuabili solo quando diventano gravi e difficili da riparare.
Il progetto mira a sviluppare una metodologia innovativa che, grazie a tecniche ottiche avanzate non invasive e all’integrazione di competenze multidisciplinari, permetta di indagare in profondità la stratigrafia della pittura murale. Oltre all’avanzamento scientifico, HeRiDe fornirà strumenti immediatamente applicabili, come la visualizzazione 3D e l’analisi del complesso sistema costituito dell’affresco e dal sottostante supporto murario. Questo approccio consentirà un’indagine precisa delle aree non visibili al di sotto dello strato pittorico, e permetterà interventi di conservazione mirati ed efficaci, garantendo così la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico-artistico per il presente e per le future generazioni.
HeRiDe unisce le competenze nella scienza di conservazione e in informatica del Cnr-Ino di Firenze e Pozzuoli, con quelle di restauratori e storici dell’arte dell’Opificio delle Pietre Dure, consolidando una collaborazione trentennale e approfondendo il dialogo tra scienza e restauro. La coordinatrice porta al progetto una formazione in architettura e diagnostica dei beni culturali, arricchita dall’esperienza presso centri di eccellenza internazionali come l’Istituto di Struttura di Elettronica e Laser in Grecia (IESL-FORTH), e collaborerà inoltre con l’Università Tecnica di Delft in Olanda.
Antonina Chaban svolge la propria attività scientifica presso l’Istituto Nazionale di Ottica del Cnr e dal 2020 è membro dell’Heritage Science Group di Firenze. In Italia ha conseguito la laurea magistrale con lode in Scienze per la Conservazione e il Restauro (Università di Bologna, 2015) e il dottorato con lode in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali (Università di Padova, 2019), preceduti da una laurea specialistica con lode in Architettura presso l’Accademia di Edilizia e Architettura di Odesa (Ucraina, 2009). Ha maturato esperienza internazionale presso centri e università di eccellenza europee, collaborando con siti storici e musei e partecipando a progetti di ricerca interdisciplinari. Conduce ricerche di frontiera sulle metodologie non invasive per lo studio del patrimonio storico-artistico, sostenute da programmi europei altamente selettivi. È attivamente impegnata anche nella attività di formazione in ambito di scienze del patrimonio, tenendo corsi accademici e partecipando alle iniziative internazionali: è stata tra i membri fondatori della serie di webinar “Current Topics in Heritage Science” della HS Academy nei progetti europei IPERION HS ed E-RIHS. Multilingue e con competenze interdisciplinari, dal 2022 fa parte del gruppo di esperti della Commissione Europea per la salvaguardia del patrimonio nelle aree di conflitto, tra cui quello dell’Ucraina.
Fonte: Ufficio stampa Cnr
Francesca Gorini
Ufficio stampa Cnr
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