Il restauro di questo disegno, completamente eseguito su carta a penna e pennello, è stata l’occasione per ritornare sulla ricerca sul restauro dei disegni a inchiostro metallo-gallico che presentano solitamente condizioni precarie dovute alla tipologia del medium grafico.
Il disegno era stato conservato per lungo tempo piegato in sedici parti, presentava quindi le due pieghe ortogonali centrali quasi completamente strappate e tenute insieme solo da qualche lembo di carta. Per rinforzare l’opera, in data imprecisata, il disegno era stato applicato ad un supporto di carta vergata.
La causa principale di degrado però era a danno del tratto grafico: in molti punti del foglio infatti il medium aveva forato il supporto cartaceo causando lacune e perdita di materia, aloni bruni e un infragilimento delle fibre cellulosiche. La natura acida e l’eccedenza di ioni metallici dell’inchiostro aveva innescato il processo di ossidazione e depolimerizzazione.
Erano presenti poi altri danni non dovuti a questo fenomeno, ma di natura biologica e meccanica come macchie diffuse su tutta la superficie (specie nel quarto foglio in alto a sinistra e sul supporto secondario).
Nella parte alta del disegno era evidente una grande gora scura di umidità mentre i bordi erano feltrosi e sfibrati, soprattutto intorno alla gora.
Un leggero strato di sporco superficiale era maggiormente concentrato lungo le pieghe e perimetralmente, dove carta risulta molto sporca e ingrigita, erano presenti anche alcune macchie di inchiostro e di colla.
Viste le precarie condizioni dell’opera e la necessità di arrestare il degrado dell’inchiostro, si è deciso di intervenire con il trattamento con fitato di calcio: è stata applicata la soluzione per nebulizzazione a ultrasuoni, per apportare al minimo l’apporto di acqua allo stato liquido, con un aerosol in modo da indirizzare meglio il getto di vapore.
L’opera è stata poi sistemata in passe-partout in cartone durevole per la conservazione.
Il disegno andrebbe conservato in ambiente con parametri termo igrometrici stabili e il più possibile idonei alla conservazione.
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