Alla Biennale dell’Antiquariato di Firenze Venetian Heritage presenta un capolavoro di Jacopo Sansovino in restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure

Il restauro di una scultura in cartapesta raffigurante la Madonna col Bambino e due putti di Jacopo Sansovino in corso presso l’Opificio delle Pietre Dure è presentato in questi giorni da Venetian Heritage alla 33° edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (Palazzo Corsini, 28 settembre – 6 ottobre 2024).
L’opera, di proprietà di IPAV (Istituzioni Pubbliche di Assistenza Veneziane) proviene dall’Ospizio delle Muneghette a Venezia ed è stata rinvenuta in totale stato di degrado alla fine degli anni ’70.

Il gruppo scultoreo è attribuito al fiorentino Jacopo Tatti detto il Sansovino (Firenze, 1486 – Venezia, 1570), il quale si rifugiò a Venezia in seguito al Sacco di Roma avvenuto nel 1527, quando la Città Eterna fu messa a ferro e fuoco dalle truppe dei Lanzichenecchi inviate dall’imperatore Carlo V.

La Madonna col Bambino e due putti fu sottoposta ad un primo intervento di restauro negli anni ’70, che però non risolse completamente i problemi strutturali della scultura, realizzata in cartapesta, cava all’interno ed estremamente delicata. Attualmente è in corso un accurato intervento conservativo mirato non solo ad una nuova presentazione estetica ma anche alla risoluzione dei problemi strutturali della scultura.

Grazie ad una fruttuosa collaborazione tra IPAV, Ministero della Cultura-Direzione regionale Musei Veneto e Venetian Heritage, la scultura, a restauro ultimato, sarà esposta presso la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro. Venetian Heritage sta finanziando il progetto di restauro e riallestimento del sopramenzionato museo, per il quale ha raccolto e devoluto 9 milioni di euro.

Il restauro della scultura è reso possibile grazie alla donazione di Eduardo A. Braniff, Consigliere di Amministrazione di Venetian Heritage. Per l’esposizione dell’opera a BIAF si ringraziano per il sostegno come sponsor tecnici ARTE Generali e Arterìa.

Per informazioni:
Ufficio Stampa
Fondazione Venetian Heritage
Valentina Farace
vf@venetianheritage.com

 

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